Weekend fase 2: i siciliani rompono le righe

A Palermo presa d'assalto la spiaggia di Mondello. Orlando: "Pronti provvedimenti". A Siracusa chiusa pista ciclabile per assembramenti

Dopo quasi due mesi di lockdown la Sicilia affronta il primo weekend della Fase 2. Da Catania a Palermo, passando per Siracusa, i siciliani però sembrano non aver percepito i rischi ancora enormi legati al contagio del coronavirus e gli assembramenti, complici le belle giornate di sole con temperature estive, non si sono fatti attendere.
Ieri a Catania il sindaco Pogliese, di concerto con la prefettura, ha disposto l’interdizione al passaggio pedonale del borgo marinaro di San Giovanni Li Cuti e della zona degli attrezzi ginnici di piazza Consiglio d’Europa. “Un provvedimento, valido fino al prossimo 17 maggio – ha spiegato il sindaco -, che si è reso necessario alla luce delle violazioni constatate nei giorni scorsi e ha lo scopo di scoraggiare assembramenti, soprattutto nel fine settimana, quando molta gente si riverserà nel lungomare col rischio di infrangere ogni vincolo sul distanziamento sociale necessario per prevenire i rischi di contagio”.
E nuovamente chiusa a Siracusa, da oggi, la fruizione della pista ciclabile “Rossana Maiorca”, che potrà solo essere attraversata per recarsi nelle aree prospicienti il mare. Lo ha deciso il sindaco Francesco Italia, che ha firmato l’ordinanza motivata con la costanze presenza, lungo il tracciato e all’ingresso tra largo Puglie e piazza Cappuccini, di assembramenti di persone che non rispettavano la distanza di sicurezza minima richiesta per evitare il contagio da Covid-19.
“Mi dispiace dover adottare questo provvedimento – afferma il sindaco Italia – ma il mio primo dovere è di preservare la salute pubblica. Le misure di allentamento del blocco non significano che siamo fuori dall’emergenza ma semplicemente che si sta tentando un faticoso e lento ritorno alla normalità, soprattutto per consentire la ripresa delle attività economiche. Occorrono comportamenti responsabili da parte di tutti per evitare un aumento dei contagi. Occorre comprendere che l’attività motoria è consentita ma in forma individuale e non in gruppo e che la distanza tra le persone va sempre rispettata”. Chi vìola il divieto rischia una sanzione da 400 a 3 mila euro.
Anche a Palermo, il sole e la voglia di mare sono più forti dei divieti. E così, la spiaggia di Mondello, stamattina era piena di gente. In tanti prendevano il sole, i più coraggiosi hanno anche fatto il bagno.
Multati anche alcuni giovani che erano in gruppo e senza mascherine in corso Vittorio Emanuele. Poco prima dell’arrivo dei carabinieri il corso davanti alla cattedrale era molto frequentato da numerosi passanti che hanno deciso di trascorrere del tempo all’aperto. Non appena hanno visto i militari c’è stato il fuggi fuggi. Ad alcuni ragazzi i carabinieri hanno contestato la presenza per strada senza giustificato motivo. Alcuni erano anche troppo vicini tra loro e non indossavano le mascherine. Da qui le sanzioni.
“Avevo previsto questo rischio e avevo fatto appello al senso di responsabilità dei cittadini – ha detto in una nota il sindaco Orlando -. Un senso di responsabilità che migliaia di persone non hanno dimostrato, con comportamenti ben oltre i limiti dell’incoscienza che mettono a gravissimo rischio la salute della nostra comunità che non può permettersi un ritorno indietro”.
“Forse non è chiaro che basta un semplice ritorno all’aumento dei casi positivi perché si torni al blocco totale di ogni attività economica e sociale. Con conseguenze difficilmente immaginabili – ha continuato -. Di fronte a questi comportamenti gravissimi e di fronte al loro numero spropositato, con decine di migliaia di persone a spasso, non ci sono controlli che possano tenere, non c’è presenza di forze dell’ordine che possa prevenire e reprimere”.
“Oggi abbiamo voluto e dovevamo testare il senso di responsabilità dei cittadini. Ma se, come sembra, non c’è questa assunzione di responsabilità, sarà necessario già nelle prossime ore, d’intesa con le competenti autorità e con le stesse forze dell’ordine, un provvedimento drastico di inibizione dell’accesso alle aree pubbliche che oggi sono state prese d’assalto”, ha concluso Orlando.

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