Lampedusa, cercasi nave per quarantena

Quattro sbarchi in poche ore e hotspot pieno, il sindaco Martello e il governatore Musumeci chiedono soluzioni per i nuovi arrivi

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Altri quattro sbarchi di migranti a Lampedusa tra ieri sera e questa mattina, così l’hotspot è nuovamente pieno. Ora 150 migranti si trovano sul molo Favaloro, dove sono state allestite le tende per il pre triage per l’emergenza coronavirus, in attesa che venga decisa la loro destinazione.
Ottantadue migranti sono già stati imbarcati sul traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle (Ag). Altri 64 si trovano ancora sul molo Favarolo. Non è stato invece confermato l’avvistamento di un quarto barcone diretto verso l’isola.
La “Casa della fraternità”, gestita da don Carmelo La Magra, parroco di Lampedusa, ospita invece i 44 migranti sbarcati domenica pomeriggio. Questo gruppo è stato messo in quarantena e per 14 giorni dovranno restare in isolamento.
All’hotspot di contrada Imbriacola ci sono invece 116 migranti (a fronte di una capienza massima prevista di 96 persone) che hanno finito il periodo di quarantena e sono già stati sottoposti a tampone. Si attende l’esito del test prima di poter procedere al loro trasferimento.
Il sindaco, Totò Martello e il governatore Musumeci hanno sollecitato l’invio di una nave davanti le coste di Lampedusa dove trasferire i migranti per la quarantena.
“A Lampedusa ci sono più emergenze: una che si chiama coronavirus e una che si chiama migranti – afferma il sindaco Martello -. Per questo abbiamo chiesto l’immediato intervento di una nave-quarantena nei pressi dell’isola. Ci sentiamo discriminati nei confronti di altre situazioni, non si capisce per quale motivo la nave viene messa davanti al porto di Palermo dove i migranti vengono portati con le motovedette, mentre a Lampedusa dove arrivano autonomamente devono restare in mezzo alla strada”.
Per garantire la sicurezza dei migranti serve urgentemente una nave-quarantena nei pressi del molo Favarolo – incalza Martello -. Se la nave dovesse ancora ritardare, non capiamo per quale motivo le motovedette, che ci sono a Lampedusa o che stazionano vicino Lampedusa, non trasferiscono i migranti soccorsi direttamente sulla terraferma”.

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