Coronavirus, crescita costante in Sicilia: +62

Morto un 52enne di Licata, altre due vittime anziane a Villafrati e Messina. Trentenne trovato senza vita in casa a Palermo, pm fa eseguire il tampone. Al Cannizzaro di Catania 11 casi in Neurologia tra personale e pazienti. Nuovo focolaio in Rsa sui Nebrodi. Vescovo di Caltagirone ricoverato per accertamenti

Cresce in maniera lenta e costante il dato dei nuovi casi di coronavirus in Sicilia. Sono 1.606 gli attuali contagiati, l’incremento nelle ultime 24 ore è di 62 unità, in leggero aumento rispetto al dato di ieri (+52).
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi (giovedì 2 aprile), così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 17.833. Di questi sono risultati positivi 1.791 (+73 rispetto a ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.606 persone (+62). Sono ricoverati 576 pazienti (+8 rispetto a ieri), di cui 73 in terapia intensiva (+1), mentre 1.030 (+54) sono in isolamento domiciliare, 92 guariti (+6) e 93 deceduti (+5).

TRE MORTI A CALTANISSETTA, VILLAFRATI E MESSINA. E’ morto oggi pomeriggio il primo ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva Covid-19 dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. Si tratta di un autotrasportatore 52enne di Licata che era stato ricoverato il 15 marzo. Da allora non è mai stato stubato poiché le sue condizioni sono rimaste gravi. E’ la sesta vittima per coronavirus, e anche la più giovane, che si registra all’ospedale Sant’Elia dall’inizio dell’emergenza. L’uomo che guidava mezzi pesanti, a quanto pare era stato al Nord poco prima di ammalarsi.
E salgono a sei le vittime nella casa di riposo di Villafrati Villa delle Palme. E’ morto don Silvio Buttitta, 83 anni, parroco molto conosciuto a Palermo. Si era trasferito nella Rsa dopo essere andato in pensione. La chiesa di Roccella, in corso dei Mille, ha celebrato una messa in suo suffragio. Nella struttura risultano contagiate 74 persone: 50 anziani e 24 operatori.
Il coordinamento per l’emergenza coronavirus nell’area metropolitana di Messina ha reso noto che una donna di 87 anni è deceduta nell’ospedale “Papardo” per insufficienza cardiorespiratoria. La paziente, affetta da varie patologie, era risultata positiva al Covid-19. Dall’inizio dell’emergenza sono pertanto 20 in totale i decessi di persone affette da coronavirus in città e provincia. Al contempo, dice il coordinamento, si sono registrate altre due guarigioni con relative dimissioni dei pazienti ricoverati: il primo, un uomo di 49 anni, si trovava al policlinico Martino di Messina; il secondo, un uomo di 56 anni, si trovava presso l’ospedale Papardo sempre a Messina. Entrambi erano ricoverati da circa due settimane. In città e provincia le guarigioni complessive dal Covid-19 salgono così a 14.
MORTE SOSPETTA A PALERMO, ESEGUITO IL TAMPONE. Un 30enne è morto stamattina in casa a Palermo. Sono intervenuti i sanitari del 118 per cercare di soccorrerlo ma non c’è stato nulla da fare. I familiari hanno raccontato che lo scorso 31 marzo il trentenne era andato all’ospedale Civico di Palermo. Aveva una fastidiosa congiuntivite. Era stato visitato e rimandato a casa con una cura per la malattia agli occhi. Nei giorni successivi la condizione è peggiorata e sono iniziati anche i problemi respiratori. Il pm di turno ha disposto ai sanitari dell’Asp di eseguire il tampone per accertare se fosse positivo al Covid-19. La salma è stata portata alla medicina legale del Policlinico per eseguire l’autopsia. Le indagini sono condotte dalla polizia. In ospedale erano stati eseguiti tutti i controlli e il paziente era stato mandato per una visita di controllo in oculistica per la congiuntivite. Non c’era da quanto emerso in pronto soccorso nessuna avvisaglia di problemi respiratori.
CANNIZZARO, 11 CASI TRA PERSONALE E PAZIENTI DI NEUROLOGIA. Tre infermieri, un medico e un ausiliario del reparto di Neurologia dell’ospedale Cannizzaro sono risultati positivi al Covid-19 dopo lo screening effettuato su tutto il personale, ripetendolo ai pazienti risultati negativi al primo test. Sono uno dei cinque è ricoverato, gli altri sono seguiti a casa e sono in buone condizioni. Dopo il ciclo di sorveglianza, effettuato a seguito del primo caso di positività riscontrato, sono stati eseguiti ulteriori tamponi rinofaringei su 36 operatori. Anche i 12 pazienti, risultati negativi al primo esame, sono stati sottoposti a più tamponi. Due sono risultati positivi soltanto al terzo: sei sono stati trasferiti in Malattie infettive, gli altri sei pazienti negativi sono stati dimessi o trasferiti per il prosieguo delle cure neurologiche. È stata, infine, eseguita ulteriore e ripetuta attività di sanificazione dei locali del reparto di Neurologia e Stroke Unit, per garantirne l’ottimale funzionamento.
ENNA, POSITIVI TRE INFERMIERI. Tre infermieri del pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Enna sono risultati positivi al Covid-19, così come conferma il manager dell’Asp Francesco Iudica. Gli infermieri sono stati in servizio fino a pochi giorni fa. Il pronto soccorso, sanificato rimane, comunque aperto. All’Umberto I di Enna, centro Covid per la provincia, sono ricoverate 108 persone affette da coronavirus di cui 6 in rianimazione. Undici le persone morte.
FOCOLAIO IN RSA SUI NEBRODI. Sono stati comunicati i primi risultati dei tamponi effettuati ai soggetti ospiti della Residenza sanitaria assistenziale di S. Marco d’Alunzio (Me) sui Nebrodi in cui è stato individuato un focolaio di contagio da Covid-19. Su 50 tamponi eseguiti 9 sono risultati positivi e pertanto le persone verranno immediatamente trasferite e ricoverate nell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, dove sono già arrivati i primi caschi Cpap per la ventilazione assistita da effettuare ai ricoverati in terapia semintensiva. Trentaquattro ospiti sono negativi e l’Asp sta lavorando per trovare loro idonea collocazione presso altre strutture; quattro tamponi hanno dato esito dubbio e saranno subito ripetuti e tre sono ancora in fase di elaborazione, i soggetti interessati sono stati posti in isolamento come anche gli operatori della struttura che dovranno ancora sottoporsi a tampone. La Rsa dopo l’allontanamento degli ospiti verrà immediatamente sanificata.
IN ITALIA TREND STABILE, AUMENTANO I GUARITI. Sono complessivamente 83.049 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.477. Mercoledì l’incremento era stato di 2.937. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – è di 115.242.
Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile, sono 13.915 i morti, con un aumento rispetto a ieri di 760. Mercoledì l’aumento era stato di 727. Le persone guarite salgono a 18.278 (1.431 in più di ieri, ieri l’aumento dei guariti era stato di 1.118).
VESCOVO CALTAGIRONE RICOVERATO PER ACCERTAMENTI. Il vescovo di Caltagirone, monsignore Calogero Peri, è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Gravina per sintomi influenzali persistenti. E’ sottoposto a controlli e accertamenti più accurati. “A nome della Giunta municipale e della città – afferma il sindaco Gino Ioppolo – rivolgo al nostro amato vescovo i più sentiti auguri di pronta guarigione”. Lo stesso auspicio è stato espresso, a nome del Consiglio comunale, dal presidente Massimo Alparone.
ASP CATANIA, IN SERVIZIO 28 NUOVI DIRIGENTI. Hanno preso servizio ieri 28 nuovi operatori della dirigenza e del comparto sanitario assunti dall’Asp di Catania. Sono due dirigenti medici (con contratto di lavoro libero professionale) per l’ospedale di Caltagirone; un dirigente farmacista, per il Dipartimento del Farmaco; 22 infermieri negli ospedali di: Acireale (8), Biancavilla (6), Caltagirone (4), Paternò (1); al Dipartimento di Prevenzione (2) e all’Spdc del “Garibaldi” (1); e nell’ospedale di Caltagirone un tecnico di laboratorio (per mobilità), un tecnico di radiologia e un Oss. Dal 16 marzo, ad oggi, sono 79 le unità di personale assunte o contrattualizzate all’Asp di Catania, per far fronte, prioritariamente, alla gestione dei servizi e alle gravi esigenze derivanti dall’emergenza pandemica. L’attività di reclutamento delle risorse umane procede senza sosta utilizzando diverse procedure e le graduatorie di bacino attive. Sono, inoltre, aperti i termini per la presentazione delle candidature relative all’Avviso pubblico per la formazione di elenchi per il reclutamento di personale sanitario.
POLICLINICO MESSINA, 90 POSTI NUOVI. Il policlinico “Martino” di Messina comunica di avere completato gli interventi di adeguamento del padiglione “E” dove, in caso di necessità, sono ora disponibili circa 90 nuovi posti che potranno eventualmente ampliare la disponibilità del Covid Hospital, in cui sono attualmente attivi 70 posti per degenti affetti da coronavirus. Al Padiglione “E” è stato pure individuato un blocco chirurgico ad esclusivo uso dei pazienti affetti da coronavirus. Parallelamente, si è provveduto a trasferire negli altri padiglioni Covid-free le discipline precedentemente ospitate nel padiglione E.
SANIFICAZIONE DEI COMUNI, SE NE OCCUPA LA FORESTALE. Il Corpo forestale della Regione Siciliana provvederà alla sanificazione dei centri abitati nei Comuni dell’Isola, così come ha deciso il governo Musumeci. A stabilire le priorità di intervento sarà la Protezione civile regionale, secondo le indicazioni che provengono dai dati giornalieri dei contagi. Si partità domani con le quattro “zone rosse”, già dichiarate dal presidente della Regione, e alcuni centri limitrofi: Villafrati, Godrano e Cefalà Diana nel Palermitano, Agira e Troina in provincia di Enna e Salemi nel Trapanese.
I mezzi che il Comando del Corpo forestale rende disponibili, sin da subito, sono un’autobotte da ottomila litri e 4 autocarri pick-up da cinquecento litri. Il disinfettante utilizzato sarà a base di amuchina e saranno impegnati una decina di agenti. “Anche sul piano sanitario, in questa emergenza – evidenzia l’assessore al Territorio e ambiente, Toto Cordaro – il governo Musumeci è al fianco dei sindaci, che sappiamo essere in prima linea. Di questo voglio ringraziare il Corpo forestale della Regione che, pure questa volta, si è fatto trovare pronto, così come per i controlli dei passeggeri sullo Stretto di Messina e sul caro prezzi dei prodotti agroalimentari o del supporto logistico nel servizio di solidarietà alimentari per le famiglie più disagiate. E’ la conferma, soprattutto in un momento come questo, dell’importanza di avere degli uomini sempre pronti a intervenire”.

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