Positivi o in quarantena per il coronavirus, ecco come cambia la raccolta differenziata

Nuove disposizioni del Comune di Catania in tema di rifiuti: consigli e regole per evitare sanzioni

CATANIA – Il Coronavirus irrompe anche sulla raccolta differenziata dei rifiuti a Catania. Un’ordinanza del sindaco di Catania, Salvo Pogliese, prende in esame anche la raccolta differenziata dei rifiuti per positività al virus o quarantena.
In particolare si dispone che “in caso di positività al tampone o nel caso in cui si osservi la quarantena non si devono differenziare più i rifiuti domestici, pertanto si devono depositare nello stesso contenitore per la raccolta indifferenziata tutti rifiuti di plastica, vetro, carta, umido, metallo, inclusi fazzoletti, mascherine, guanti e salviette monouso, occorre utilizzare due o tre sacchetti possibilmente resistenti, posti uno dentro l’altro, e depositarli all’interno del contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata, se possibile a pedale: occorre chiudere bene i sacchetti indossando guanti monouso, senza schiacciarli, utilizzando dei lacci di chiusura o nastro adesivo e non far accedere gli animali da compagnia nel locale in cui sono presenti i rifiuti.
Una volta chiusi i sacchetti, i guanti vanno deposti nei nuovi sacchetti preparati per l’indifferenziata (si ricorda sempre due o tre sacchetti possibilmente resistenti, uno all’interno dell’altro). Occorre quindi lavare subito le mani e far smaltire i rifiuti ogni giorno come un normale sacchetto dell’indifferenziata.
Per chi non è positivo a tampone e non è in quarantena: continuare con la raccolta differenziata con le modalità consuete, gettare nell’indifferenziata mascherine, guanti, in caso di raffreddore, anche i fazzoletti di carta; per i rifiuti indiferrenziati utilizzare due o tre sacchetti all’interno del contenitore abitualemente utilizzato, chiudere bene quello utilizzato e smartirlo normalmente.
L’ordinanza del sindaco, anche autorità sanitaria locale, segue le determinazioni dell’Oms che definisce l’epidemia come “pandemia”, i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri circa la perimetrazione delle “zone rosse”e le ordinanze contigibili e urgenti emanate dal presidente della Regione siciliana, dato atto dell’evolversi della “ situazione epidemiologica” particolarmente diffusiva.
Sulla corretta osservanza dell’ordinanza vigileranno le pattuglie della Polizia municipale e gli Organi relativi all’art.13 legge 689/81, a questi si aggiungeranno dei dipendenti comunali con la qualifica di agenti di Ps e di agenti accertatori, che potranno elevare verbali di contravvenzione ai sensi del D. Lgs 22/97 .

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