Coronavirus, tre docenti risultati positivi: facoltà Agraria sospende lezioni a Catania

Cannizzaro, sanitari in quarantena

Il rettore: "Gli insegnanti sono a casa, nessuno è grave". Facoltà chiusa fino a sabato. Un caso tra i ricoverati nell'Utir dell'ospedale catanese, sotto osservazione il personale del reparto. Razza attacca l'Usmaf: "Dietrofront inaccettabile sull'aeroporto". La replica del direttore. In Italia altri 27 morti e 11 guariti, potrebbe allargarsi la zona rossa 

VIDEO Polemica su controlli a Fontanarossa

CATANIA – Tre docenti del Dipartimento di Agricoltura, alimentazione e ambiente sono risultati positivi al test del Covid-19.
“Diversamente da quanto riportato da alcuni organi di stampa – precisa il rettore Francesco Priolo -, la lettura dei primi tamponi è avvenuta oggi e i risultati mi sono stati comunicati alle ore 15. I tamponi sono risultati positivi, anche se la conferma definitiva dovrà avvenire tramite la validazione dei centri nazionali preposti. I colleghi risultati positivi sono tutti a casa sotto osservazione e nessuno di loro versa in gravi condizioni”.
Le sedi del Di3A (via Santa Sofia 100 e via Valdisavoia 5) rimarranno chiuse fino a sabato prossimo per provvedere alla disinfezione dei locali; l’attività didattica verrà ripresa il 9 marzo.
I controlli sono scattati sui docenti della facoltà che avevano partecipato a un congresso a Udine assieme a persone poi risultate contagiate dal coronavirus.
POSITIVO PAZIENTE UTIR CANNIZZARO, SANITARI IN QUARANTENA. Un paziente che era ricoverato nell’Unità terapia intensiva respiratoria (Utir) dell’ospedale Cannizzaro di Catania è risultato positivo al coronavirus ed è adesso nel reparto Malattie infettive dello stesso nosocomio. I sei infermieri e i dieci medici che sono entrati in contatto con lui sono stati messi in quarantena e sottoposti a controllo. Nell’Utir del Cannizzaro, che ha quattro posti letto e che è stato sottoposto a sanificazione, per il momento sono sospesi i ricoveri.
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, inoltre, uno dei dieci casi indicati in Sicilia dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, riguarda la provincia di Siracusa, sinora non coinvolta, e si riferisce a una donna rientrata da una delle zone rosse d’Italia.
ALTRI 27 MORTI E 11 GUARITI. Sono 2.263 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 428 persone rispetto a ieri; 79 i morti, 27 in più. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa alla protezione civile. A questi vanno aggiunti i 160 guariti (11 in più rispetto a ieri).
Le vittime sono 55 in Lombardia, 18 in Emilia Romagna, 3 in Veneto, 2 nelle Marche e una in Liguria. Si tratta, ha spiegato Borrelli, di persone che hanno un’età che va dai 55 anni ai 101. “Sono prevalentemente persone che hanno più 70 anni, ci sono 80enni e 90enni, alcune con patologie pregresse”.
Il 10% dei malati di coronavirus, pari a 229 persone, è in terapia intensiva. Sono invece mille le persone in isolamento domiciliare e 1.034 i ricoverati con sintomi. Secondo i dati, inoltre, l’88% dei malati è in tre regioni: Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.
“Stiamo valutando l’opportunità di estendere la zona rossa sulla base di alcuni criteri epidemiologici, geografici e di fattibilità della misura”, ha detto il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro nella conferenza stampa alla protezione civile parlando dell’area del Bergamasco. “Stiamo analizzando con la Lombardia con grande attenzione su nuovi casi per comuni della cintura bergamasca – ha aggiunto – e stiamo vedendo con i dati d’incidenza e in base ai tassi di riproduzione del virus”.
A LAMPEDUSA TRE POMPIERI IN QUARANTENA. Sono asintomatici e potrebbero addirittura non essere mai venuti in contatto con i colleghi trovati positivi al coronavirus ma in via precauzionale, applicando il protocollo di prevenzione, tre vigili del fuoco in servizio al distaccamento aeroportuale di Lampedusa sono stati messi in quarantena a casa propria.
I tre vigili del fuoco, in servizio a Lampedusa, erano stati nei giorni scorsi a Roma per frequentare un corso di formazione per istruttori aeroportuali. Ieri mattina, l’istituto nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma ha comunicato la positività del tampone per il virus di un secondo allievo vigile del fuoco residente a Piacenza.
L’allievo si trovava in caserma insieme ad altri 170 colleghi residenti in varie regioni. Fra i destinatari della “sorveglianza sanitaria fiduciaria” anche i tre pompieri lampedusani che da Roma, dove sarebbero stati circa una settimana, sarebbero rientrati lo scorso venerdì.
UNIMPRESA SICILIA CHIEDE MISURE URGENTI AL GOVERNO. Per affrontare l’emergenza Unimpresa Sicilia chiede misure “urgenti e concrete” al governo della Sicilia. “Le imprese si aspettano un aiuto concreto nel più breve tempo possibile – sostiene il presidente di Unimpresa Sicilia Salvo Politino – e non si tratta di sostenere un settore o l’altro, tutta l’economia siciliana è gravemente colpita; anche perché stabilire oggi una data per tornare in una situazione di normalità è impossibile. La Sicilia è un territorio sicuro ma paga l’effetto psicosi e a cascata le limitazioni poste in essere nelle regioni e delle nazioni limitrofe con contenere i contagi. Secondo Unimpresa Sicilia gli effetti di questa crisi si riverseranno non sono solo nel breve periodo ma incideranno anche sull’andamento economico dei prossimi mesi”.
Queste le proposte avanzate da Politino nel corso di una riunione: “Sospensione del pagamento dei contributi previdenziali e del pagamento delle imposte dirette e indirette per un periodo coincidente col perdurare della crisi, come già avvenuto per gli eventi sismici in altre parti d’Italia; riduzione dell’aliquota Irpef; agevolare l’accesso al credito e sospensione del pagamento delle rate dei mutui per le imprese colpite dalla crisi; prevedere tramite l’Irfis erogazione di mutui a tasso zero per le imprese colpite dalla crisi; accesso agevolato per le imprese agli ammortizzatori sociali esistenti (Cassa integrazione ordinaria, straordinaria, fondo di solidarietà, etc) e a Fondi di sostegno al reddito (es. Fondi Bilaterali), estendendo tali misure anche alle pmi; istituzione di aiuti speciali per gli organizzatori di viaggi (tour operator e agenzie di viaggi) che consentano di coprire le perdite derivanti dall’acquisto di servizi relativi a viaggi cancellati, di superare le difficoltà nei flussi di cassa e di mantenere l’operatività aziendale in una situazione di forte contrazione dei volumi”.
RAZZA: “SERVE NUOVA DIRETTIVA PER AEROPORTI”. Nella conferenza stampa che ha fornito i dati aggiornati sui casi di coronavirus in Sicilia, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha ribadito che “nell’Isola non esiste un focolaio autoctono. C’è un’attenzione molto seria e non ci sono ragioni di preoccupazione. Ringrazio tutto il personale sanitario che sta lavorando in modo encomiabile”.

“Tutte le persone fino a ora risultate positive al tampone, infatti, sono soggetti che in qualche modo avuto modo un contatto con il ceppo riconducibile alle zone di focolaio del Nord Italia – continua Razza -. Tutte le persone fino a ora risultate positive al tampone, infatti, sono soggetti che in qualche modo avuto modo un contatto con il ceppo riconducibile alle zone di focolaio del Nord Italia”.
“Nel frattempo, due dei contagiati sono già guariti. Da quando è scoppiata la psicosi per il coronavirus – ha aggiunto Razza – è nettamente diminuito l’accesso dei siciliani nei pronto soccorso degli ospedali della Regione. Parliamo del 30 per cento, questo vuol dire che quando si parla di accessi inappropriati si dice il vero”.

Razza ha ricordato anche le iniziative messe in campo dalla Regione fra cui il sito web (www.siciliacoronavirus.it) che contiene il modulo riservato ai cittadini siciliani, che si sono recati nelle zone di focolaio del virus, per registrarsi ed essere segnalati al dipartimento di prevenzione dell’Asp di riferimento.
“Solo ieri la Regione ha appreso che su disposizione del governo centrale – ha aggiunto Razza – l’Usmaf controlla negli aeroporti solo i passeggeri in arrivo da Roma, nonostante a noi risulti che i volontari della Croce Rossa abbiano fatto controlli a campione a chi proveniva dalle zone gialle. Noi non condividiamo la scelta del governo centrale al quale abbiamo chiesto una direttiva specifica per fare i controlli sui passeggeri dei voli provenienti dalle zone gialle: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna”.
ESPERTO CATANESE: “EPIDEMIA STA RALLENTANDO”. “C’è un rallentamento nella progressione dei nuovi casi di coronavirus SarsCoV2: i dati resi noti oggi dalla protezione civile indicano che non c’è una crescita fuori controllo e che si cominciano a evidenziare i risultati positivi delle misure di contenimento adottate finora”, spiega il fisico teorico Paolo Castorina, della sezione di Catania dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e dell’università di Catania.
POTENZIATO IL NUMERO VERDE. Il numero verde 800.458.787 – appositamente attivato dal governo Musumeci per l’emergenza coronavirus – viene potenziato con ulteriori 28 linee telefoniche a cui risponderanno medici e volontari della protezione civile. Verranno configurati anche alcuni messaggi automatici che permetteranno di fornire pronta risposta alle domande più frequenti, rendendo disponibili così gli operatori per le richieste che necessitano approfondimenti particolari.

scroll to top