Coronavirus: il vaccino costa 900 milioni di dollari

Secondo l'Oms sono allo studio 20 prototipi nel mondo

ROMA – Novecento milioni di dollari, dall’inizio degli studi in laboratorio al momento in cui la formulazione è pronta all’utilizzo. Tanto verrà a costare il vaccino contro il nuovo coronavirus SarsCov2, di cui vari prototipi sono allo studio, 20 in tutto secondo l’Oms. La stima è del presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, che sottolinea come i costi medi per lo sviluppo dei vaccini siano alti ma molto dipenda anche dalla ‘tempistica’ con cui si riesce a sequenziare un nuovo virus.
“Il costo medio per la ricerca e lo sviluppo di un nuovo vaccino – spiega Scaccabarozzi – si aggira intorno ai 900 milioni di dollari. I costi derivano ovviamente dalle varie fasi di sperimentazione necessarie per la messa a punto del vaccino: la prima fase è la sperimentazione in vitro; si passa poi alla sperimentazione su modelli animali e, infine, si arriva alle 4 fasi cliniche di sperimentazione sull’uomo. Va considerato che ogni fase richiede una numerosità di dati che vanno forniti e che devono essere relativi non solo a campioni ridotti ma anche, successivamente, a campioni molto numerosi. Questo, naturalmente, ha dei costi”.
Il costo per la produzione di un vaccino è comunque minore rispetto a quello richiesto per un nuovo farmaco, che si aggira intorno ai due miliardi. Quanto ai tempi, “mediamente sono necessari 1-2 anni per arrivare alla fase finale di sviluppo di un vaccino, ma molto dipende dal momento in cui è disponibile la sequenza virale. Nel caso del SarsCov2 – afferma il presidente di Farmindustria – la sequenza del virus è stata subito resa disponibile dalla Cina e, dopo, il nuovo virus è stato anche isolato e sequenziato in Italia, con un’aggiunta di informazioni e conoscenze”.
Ciò significa, sottolinea, “che si è iniziato a lavorare ad un vaccino molto presto ed ora si è già molto avanti, tanto che alcuni prototipi potrebbero arrivare alla fase dei test clinici sull’uomo entro pochi mesi”. E’ però chiaro, precisa, che i “successivi tempi di produzione su larga scala saranno più lunghi ed implicheranno ulteriori costi”.
Attualmente, sono in fase di sviluppo una trentina di vaccini per il nuovo coronavirus in tutto il mondo e, come ha annunciato il vicepresidente americano Mike Pence nei giorni scorsi, un vaccino potrebbe essere disponibile già a partire dalla fine dell’estate. Un gruppo di vaccini è allo studio anche in Cina, mentre un progetto italiano (dell’azienda di biotecnologie Takis e del consorzio Europeo EUImmunCoV) è quasi pronto per iniziare l’iter della sperimentazione prima negli animali e poi nell’uomo.

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