Parmitano-Mattarella: contatto dallo spazio

Singolare dialogo tra il presidente della Repubblica ed AstroLuca che rivela: "Sono grato all'Italia di avere una forte spinta verso lo spazio"

ROMA – Un grande orgoglio per l’Italia dello spazio, gratitudine ed emozione per i prossimi appuntamenti, a partire dalle passeggiate spaziali “più difficili mai affrontate”: è durato nemmeno 20 minuti ed è stato decisamente intenso lo scambio di battute fra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il comandante della Stazione Spaziale Internazionale, Luca Parmitano.
“Benvenuto a bordo presidente”, ha detto l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) al capo dello Stato parlando dal modulo europeo Columbus della Stazione Spaziale, mentre dal Quirinale seguivano il colloquio il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche spaziali Riccardo Fraccaro, il direttore generale dell’Esa Ian Woerner, il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) Giorgio Saccoccia e l’astronauta dell’Esa Samantha Cristoforetti. “Com’è stata l’emozione di affrontare un lancio per la seconda volta?”, ha chiesto il presidente nel collegamento organizzato da Esa e Asi. “Diversa: la prima volta c’era l’emozione di un sogno che si realizzava, la seconda non sapevo che cosa aspettarmi, ma di sicuro c’era la grande aspettativa di condividere l’avventura dello spazio dell’Italia e dell’Europa con un nuovo equipaggio”.
Essere al comando della Stazione Spaziale “è molto gratificante, ma immagino sia impegnato anche negli esperimenti”, ha osservato Mattarella. “Sono qui a lavorare esattamente come tutti agli esperimenti”, ha risposto AstroLuca indicando le piante di insalata cresciute a bordo, che con i colleghi, ha analizzato e assaggiato e che ora saranno spedite a Terra. Ha indicato anche la stampante 3D per gli organi e ha parlato degli esperimenti di fisiologia: “qui si fa ricerca all’avanguardia, unica e straordinaria”, ha detto l’astronauta. “E’ difficile comprendere a pieno ciò che fate. Sarà impegnato anche in Eva, la passeggiata spaziale, lo ha fatto – ha osservato Mattarella – nella precedente spedizione. Deve essere emozionante e faticoso”.
“E’ come correre in una maratona estrema”, ha ribattuto AstroLuca, mostrando il guanto della tuta pressurizzata che indosserà nella serie di passeggiate spaziali in programma dal 15 novembre, le “più difficili mai affrontate” per modificare il cacciatore di antimateria Ams (Alpha Magnetic Specrtomete), installato nel 2011 all’esterno della Stazione Spaziale. “L’idea che si possa operare nello spazio facendo cose nuove è incredibile e affascinante”, ha osservato il capo dello Stato e “il fatto che queste sperimentazioni nello spazio abbiano una grande partecipazione italiana, così come accade per la Stazione Spaziale in generale, è motivo di orgoglio e riconoscenza ulteriore”.
Quello che arriva dalla stazione orbitale è, per Mattarella, “un messaggio di collaborazione, di pace e rapporti sereni” e gli astronauti sono un punto di riferimento e un modello per i nostri giovani”. Per AstroLuca quello che conta di più è “il messaggio di speranza che indica la possibilità di avere qualcosa da raggiungere. Noi astronauti rappresentiamo questa possibilità”.

scroll to top