“Lucarelli? Come un mental coach”

Calapai (foto Galtieri): "Il tecnico sa mettersi nei panni dei giocatori. Vedere il Catania nella colonna di destra della classifica fa male. In trasferta va cambiato atteggiamento"


RUOLO. “In passato ho giocato come mi viene chiesto ora da Lucarelli. Mi trovo bene in una posizione più avanzata, ho a disposizione tutta la fascia e posso attaccare la porta avendo maggiore copertura alle spalle. Avere accanto Lodi mi facilita. Non ho una preferenza di modulo, anche col 4-3-3 mi trovo bene”
CAMPIONATO. “Avevamo tanta voglia di scendere in campo a Pagani, volevamo sfatare il tabù esterno. Lucarelli ci aveva detto di non pensare troppo al fatto che giocavamo in trasferta. La Sicula Leonzio? Formazione da non sottovalutare. I lentinesi daranno il meglio come tutte le squadre che arrivano al Massimino, ma noi dobbiamo avere fame e voglia di imporci. Cerco di guardare meno possibile la classifica, fa male vedere il Catania nella colonna di destra. Cosa succede nelle gare esterne? Sinora ci è mancata la capacità di reazione, va modificato l’atteggiamento mentale”.
LUCARELLI. “Il cambio di tecnico è sempre un fallimento, anche noi abbiamo delle responsabilità. Camplone e Lucarelli hanno due modi diversi di lavorare. Mi avevano parlato bene del nuovo allenatore, io posso solo confermare queste sensazioni: ha giocato ad alti livelli, sa mettersi nei panni dei giocatori, è una sorta di mental coach”.

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