Ritrovata biga rubata al cimitero di Catania: i ladri usarono un elicottero per sollevarla

Sgominata una banda di ricettatori, 17 arresti: recuperata la struttura in bronzo dell'800 scoperta a Morgantina. VIDEO - FOTO

CATANIA – I carabinieri  di Catania hanno arrestato 17 persone per rapina, estorsione, ricettazione e furto di opere antiche. L’inchiesta, secondo i magistrati, ha “consentito di sgominare un gruppo criminale a elevata pericolosità sociale, dedito alla commissione di reati contro il patrimonio nelle province di Catania, Enna e Siracusa”.

Durante le indagini, i militari hanno recuperato, prima che potesse essere venduta al mercato nero delle opere d’arte, la Biga di Morgantina, del 450 avanti Cristo, struttura bronzea scoperta alla fine dell’800 proprio nei pressi dell’attuale sito archeologico di Morgantina in provincia di Enna, rubata nel giugno del 2017 dal cimitero di Catania. Il valore dell’opera è stato stimato in 1.500.000 euro.
Il furto avvenne con un elicottero dalla volta della cappella della famiglia Sollima. Una volta imbragata la biga, del peso di 1.000 chili, è stata sollevata con un elicottero e poi poggiata su un camion. Successivamente è stata divisa: la carrozza è stata nascosta in un garage ad Aci Catena (Ct), i due cavalli occultati in una stanza ‘segreta’ realizzata in una villetta di un antiquario a Piazza Armerina.

Secondo quanto si è appreso, sarebbero stati gli arrestati, intercettati, a ricostruire la dinamica dell’operazione illegale, realizzata con un complice interno al cimitero. Il gruppo criminale dalla vendita dell’opera sperava di poter realizzare due milioni di euro.
L’indagine trae origine da una rapina che fruttò oltre 17.000 euro commessa il 16 aprile 2018 dentro un centro scommesse Snai di San Giovanni la Punta. Sgominata una vera e propria banda bene organizzata, dedita a furti e rapine nelle province di Catania, Enna e Siracusa. Scoperto anche un dipendente infedele di una delle banche del Monte dei Paschi di Siena e un sorvegliante del cimitero di Catania.
In carcere cono finiti: Nuccio Ardito, 49 anni, Antonio Corio, 22 anni, Francesco Corio, 41 anni (già detenuto per altra causa nel carcere di Catania Piazza Lanza), Gianluca Costantino, 44 anni, di Siracusa; Angelo Dario Lo Giudice, 34 anni, Giovanni Messina, 65 anni, di Nicosia (En).
Arresti domiciliari invece per Vito Calì, 58 anni, Rosario Celestri, 61 anni di Caltanissetta, Antonino Corio, 40 anni, Salvatore Fichera, 54 anni, Pietro Gangemi, 60 anni, Desiree Grasso, 26 anni, Tommaso Agatino Tasco, 54 anni, Paolo Mirabella, 48 anni, Giuseppe Emiliano Nauta, 45 anni, Nunzio Mario Guido Tringale, 38 anni, Salvatore Tringale, 62 anni.

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