Gemelli tentano di fregare i carabinieri: traditi dai tatuaggi con i loro nomi

Messina: uno dei due viene trovato senza patente a un controllo e si finge l'altro, ma viene smascherato

MESSINA – I carabinieri hanno denunciato a Messina due gemelli di 20 anni, ritenuti responsabili di sostituzione di persona e falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sull’identità.
Uno dei due sprovvisto di patente di guida perché mai conseguita, durante un controllo ha finto di essere il gemello che invece era patentato. Il tatuaggio con il suo vero nome però ha messo in allarme i militari che hanno scoperto l’inganno e denunciato i due.
Il conducente infatti ha dichiarato di essere Alberto (nome di fantasia), spiegando ai militari, incuriositi per il tatuaggio che aveva sul braccio in cui era scritto il nome Antonio (sempre di fantasia), che si era tatuato il nome del proprio gemello cui era legatissimo.
I carabinieri lo hanno invitato a presentarsi presso gli uffici del comando per esibire la sua patente di guida. Alcuni giorni dopo è spuntato Alberto, ma questa volta tatuato sul suo braccio non c’era più il nome “Antonio” bensì il suo. Intuendo che a guidare l’auto la sera del controllo potesse essere Antonio e non Alberto, i carabinieri hanno approfondito gli accertamenti, verificando che Alberto aveva un gemello di nome Antonio che però non aveva mai conseguito alcuna patente di guida.
I militari hanno quindi rintracciato e sottoposto ai rilievi foto-segnaletici Antonio in modo da rilevare ogni elemento di differenza con il gemello omozigote Alberto e documentare i loro tatuaggi. Così hanno avuto la conferma che la sera del controllo alla guida dell’auto c’era proprio Antonio.

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