Cagnolino ucciso e gettato nella discarica: tre ore per recuperarlo in mezzo all’eternit

Operazione complicata per i pompieri a Villagrazia di Carini. L'Enpa: "Chi sa qualcosa parli". FOTO

PALERMO – Ucciso e gettato nello scantinato di una casa diroccata adibita a discarica, nella periferia di Villagrazia di Carini. E’ morto così un cucciolo di quattro mesi simil pitbull, il cui corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco e dai volontari della Sezione Enpa di Carini.
L’operazione è scattata nella tarda mattinata di ieri quando un testimone ha informato dell’uccisione del povero animale. Il corpo del cagnolino, deceduto da non più di 24 ore, giaceva lì tra cumuli di eternit e di altri rifiuti. Ed è stata proprio la presenza dell’eternit a complicare non poco l’intervento di recupero.
Per evitare che il materiale si sbriciolasse, liberando così il suo potenziale cancerogeno, i vigili del fuoco hanno dovuto seguire una procedura particolare, molto laboriosa e impegnativa, che ha richiesto ben tre ore di lavoro. Una volta recuperato, il cadavere è stato consegnato all’istituto zooprofilattico per l’esame necroscopico.
Sulla dinamica dei fatti non ci sono certezze; solo ipotesi. In particolare, secondo alcune voci raccolte dai volontari Enpa, il cagnolino potrebbe essere stato colpito a morte, magari con un calcio, perché non intendeva farsi fare il bagno dal suo “proprietario”. Ma si tratta, appunto, di circostanze non confermate. Per questo la Protezione animali di Carini lancia un appello chiedendo a eventuali testimoni di farsi avanti.

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