Catania quarto senza nobiltà

di Alberto Cigalini. I rossazzurri chiudono la stagione regolare alle spalle del Catanzaro con un modesto pari col Rieti: reti su rigore di Lodi (foto Galtieri) e Cernigoi. Squadra confusa e disunita, sotto lo standard che serve ai play off

a.cig.) Quarto. Come prevedibile, a questo punto. Perso da qualche settimana il treno per i primi due posti, il Catania deve rinunciare anche alla terza piazza.

Lo sprint va al Catanzaro, che regola un Trapani in versione rimaneggiata con un folle 6-3: sotto 1-3 dopo dieci minuti, i giallorossi ribaltano il risultato con tre gol in 5′ prima dell’intervallo e poi dilagano.

Pazzie da ultima di giornata di campionato che comunque non incidono sui destini del Catania, ancora una volta carente di suo.

Compromessa la corsa al terzo posto con i punti buttati via nel recupero con Francavilla e Cavese, gli etnei non riescono a battere il Rieti, già salvo, chiudendo mestamente la stagione regolare tra i fischi del pubblico, che nel corso della ripresa aveva ironicamente accompagnato la manovra dei padroni di casa con i classici “olè” a ogni tocco e cori come “vinceremo il tricolor” prima di passare alla contestazione diretta nei confronti di squadra e dirigenza.

Segnali inquietanti in vista dei play off, che vedranno la formazione di Novellino entrare in scena il 15 maggio, nel secondo turno della fase del girone, in gara secca al Massimino contro la peggiore classificata delle vincenti degli scontri del primo turno (Potenza-Rende, Francavilla-Casertana, Reggina-Monopoli).
Gli etnei avranno a disposizione due risultati su tre (basterà il pari al 90′ per andare avanti, non sono previsti supplementari), ma al di là dell’avversario quel che preoccupa sono gli affanni di una squadra che per arrivare in fondo e superare dunque non un turno ma pure i tre successivi (tutti con andata e ritorno) non può certo farsi bastare i mediocri standard di rendimento attuali.
Anche contro il Rieti, in una partita in cui già la sola differenza di stimoli avrebbe dovuto interpretare un ruolo decisivo, il Catania offre l’immagine di una squadra disunita, confusa, lenta.
Novellino conferma il 4-3-3 riportando Llama in mediana e preferendo come centravanti Curiale a Marotta e Di Piazza. Il Rieti di Eziolino Capuano, imperniato sul tradizionale 3-5-2, dal canto suo non ha motivo di difendersi oltremodo e gioca a viso aperto, con l’unico obiettivo di fare bella figura.
Missione compiuta, complice un avversario che non riesce neppure a capitalizzare il vantaggio ottenuto su rigore, fischiato per un tocco di mano di Scardala su tiro di Llama e trasformato da Lodi.
Pericolosi anche sullo 0-0 con due conclusioni di Garofalo e Cernigoi neutralizzate da Pisseri, gli ospiti pareggiano in fretta con un altro penalty, stavolta assegnato per un’uscita incerta di Pisseri su De Vito e trasformato da Cernigoi, e crescono col passare di minuti facendo valere la propria superiorità sul piano dinamico.
Una traversa colpita dal nuovo entrato Maistro e un gol malamente fallito sotto porta da Carpani testimoniano i problemi degli uomini di Novellino, che inserisce Marotta e Brodic per Curiale e Marchese passando al 4-2-3-1 con Llama spedito a fare il terzino.
Scelta infelice: l’argentino è palesemente a disagio, spende presto l’ammonizione per tappare uno dei troppi buchi che si aprono a sinistra e viene infine rilevato da Valeau. Il tecnico degli etnei butta nella mischia anche Bucolo e Di Piazza e vede l’ex leccese divorarsi il vantaggio con colpo di testa spedito a lato da due passi su sponda di Marotta.
Una punizione di Lodi respinta da Marcone è l’ultimo squillo, insufficiente per schiodare il risultato dal pari. Finisce 1-1, risultato che fa male più al morale che alla classifica. Una vittoria, alla luce di quanto successo a Catanzaro, non avrebbe cambiato nulla ai fini del piazzamento, ma avrebbe quanto meno consentito un approccio ai play off meno negativo.
La sostanza, in ogni caso, non cambia: per fare strada negli spareggi promozione servirà tutto un Catania molto, molto diverso.
CATANIA-RIETI 1-1
Catania (4-3-3): Pisseri 5.5; Calapai 6, Aya 6, Esposito 6, Marchese 5.5 (9′ st Brodic 5); Biagianti 6 (25′ st Bucolo 6), Lodi 6, Llama 5 (17′ st Valeau 6.5); Sarno 5, Curiale 5 (9′ st Marotta 5), Manneh 6 (25′ st Di Piazza 4.5). In panchina: Bardini, Lovric, Carriero, Liguori, Distefano, Pecorino, Mujkic. Allenatore: Novellino 5
Rieti (3-5-2): Marcone 6; Delli Carri 5.5 (1′ st Zanchi 6), Scardala 5.5 (1′ st Gigli 6), Mattia 6; Brumat 6 (36′ st Gualteri sv), Marchi 6, Garofalo 6, Carpani 6, De Vito 6; Cernigoi 7 (20′ st Svidercoschi 6), Tommasone 5.5 (1′ pt Maistro 6.5). In panchina Costa, Tiraferri, Cericola, Criscuolo, Palma, Corinti, Venancio. Allenatore: Capuano 6.5
Arbitro: Carrione di Castellamare di Stabia 5.5
Reti: 22′ pt Lodi (rig), 30′ pt Cernigoi (rig).
Note: spettatori 7.965 (paganti 1.057, abbonati 6.908, incasso 8.864,20). Ammoniti: Biagianti, Carpani, Llama, Esposito. Angoli: 5-2. Recupero: 0′, 3′

scroll to top