“Serie B a 20? Parliamone”

Ghirelli: "Al momento format cadetto è a 22, quindi si va ai ripescaggi. Se si vuole passare a 20 con 5 promozioni dalla Lega Pro, a risarcimento del disastro di agosto, noi saremo d'accordo. Balata? Non pervenuto"

“In questo momento il format della Serie B è a 22 squadre, quindi si va ai ripescaggi. Se poi la serie B, anche se la vedo difficile, ci chiederà di andare al format di 20 squadre con 5 promozioni dalla Lega Pro, a risarcimento del disastro fatto in agosto e in ossequio alla firma che abbiamo messo sul programma del presidente Gravina, saremo d’accordo. Ma al momento siamo a una B a 22 e si va ai ripescaggi”.
Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, ospite de “La Politica nel Pallone” su Gr Parlamento, si dice pronto ad andare incontro alle esigenze della serie B dopo il caos della scorsa estate “che ci ha devastato. Ma lo scorso mese Balata mi disse che non era preparato per discutere e ad oggi non è pervenuto”.
Ghirelli ricorda che la Lega Pro è passata, in questi anni, da 90 a 60 squadre “ma non è sufficiente e non si può fare una riforma tagliando solo i club di C. Bisogna chiarire qual è la mission dei vari campionati, definirne la sostenibilità economica e quali regole sostengono il sistema del calcio italiano. Noi siamo disposti a discutere”.
La Lega Pro è per il suo presidente “la più bella, siamo il calcio dei Comuni d’Italia ma siamo anche i primi che abbiamo bisogno delle riforme, di un calcio pulito e con le regole, dove chi non le rispetta va fuori, anzi, è meglio non entri nemmeno nei campionati e poi faccia disastri”.
Da Ghirelli anche un invito alle Leghe di A e B a “ragionare in una cultura di sistema di calcio italiano perche’ abbiamo bisogno di un calcio di elite competitivo in Italia e del mondo e che ci riconoscano che ci occupiamo della formazione dei giovani”.
In serata è arrivata la replica di Balata a Ghirelli: “”Io non pervenuto? Con Ghirelli ho parlato anche la scorsa settimana. Mi dispiace non lo ricordi. Come ho ribadito anche in quella occasione noi siamo per creare i presupposti per giocare le partite e non per annullarle, per garantire la sostenibilità economica e non per piangere i fallimenti. E siamo anche favorevoli alle promozioni che scaturiscono dal campo e cioè dal principio del merito sportivo. Ogni nostra proposta, da discutere nella sede opportuna cioè in Figc, è andata e andrà sempre in quelle direzioni”.

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