Confisca beni al giovane boss Nizza

Provvedimento della Dia di Catania: bloccato patrimonio di 800.000 euro al 33enne Andrea. VIDEO

CATANIA – Personale della Dia di Catania, diretta dal dirigente della polizia Renato Panvino, ha eseguito un decreto di confisca nei confronti di Andrea Luca Nizza, di 33 anni, per un valore complessivo stimato in 800.000 euro.
Il provvedimento è stato emanato dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Catania, in accoglimento della proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale avanzata dalla locale Direzione distrettuale antimafia, diretta dal procuratore Carmelo Zuccaro.
Andrea Luca Nizza, con i fratelli Salvatore, Daniele e Fabrizio, quest’ultimo collaboratore di giustizia, è stato condannato in primo e secondo grado per estorsione, associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, armi e omicidio.
I fratelli Nizza appartengono all’omonimo gruppo criminale, articolazione della famiglia di Cosa nostra catanese Santapaola-Ercolano, attivo nel popoloso quartiere catanese Librino.

Le numerose operazioni di polizia eseguite nel corso degli anni (in particolare “Carthago”, “Fiori bianchi” e “Spartivento”) hanno consentito di ricostruire l’evoluzione del gruppo criminale, che, dopo una collocazione inizialmente autonoma, si è saldamente inserito nella più ampia famiglia di Cosa nostra catanese, conquistando il monopolio delle piazze di spaccio di sostanze stupefacenti a Catania nei rioni Zia Lisa e San Cristoforo, nonché in altre aree della cittadina etnea.
La confisca riguarda una villa con piscina sita in località Passo del Cavaliere a Catania, un motoveicolo di grossa cilindrata, un’auto e vari rapporti finanziari, per un valore complessivo stimato in 800.000 euro.
Il decreto, inoltre, dispone l’applicazione a Nizza della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per tre anni, con obbligo di presentazione bisettimanale all’Autorità di Ps e con il versamento, a titolo di cauzione, di 3.000 euro da versare entro novanta giorni.

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