Al pronto soccorso in codice rosso? A Catania c’è più di un’ora di attesa

L'indagine della Fnp Cisl negli ospedali etnei: "Vistose carenze di personale e di filtro tra pronto soccorso e reparti"

CATANIA – Un’ora scarsa per un codice rosso nel pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele (prima della sua recente chiusura), un’ora e mezza per un codice rosso nell’ospedale Cannizzaro, sale d’attesa “buone” solamente per il 12% delle persone. Sono alcune delle risposte fornite da 1.792 pazienti intervistati negli ospedali di Catania e provincia con un questionario dalla Fnp pensionati Cisl, i cui risultati sono stati resi noti oggi.
Il sindacato parla di una “sanità locale con delle falle che devono essere urgentemente risanate” e ritiene “urgente” l’apertura dell’ospedale San Marco. I risultati dell’indagine saranno consegnati all’assessore Razza “perché ne tragga le dovute conclusioni”.
L’indagine è stata condotta al Vittorio Emanuele (prima della chiusura), al Garibaldi e al Cannizzaro di Catania e nei presidi ospedalieri di Acireale, Biancavilla, Bronte, Caltagirone e Paternò.
Ai pazienti è stato somministrato un questionario in forma anonima. La media di tutti i pronto soccorso evidenzia un tempo d’attesa negativo per un “codice rosso” di un’ora e 11 minuti. Gli altri indici sono ancora più negativi con una soglia di insoddisfazione che cresce dal “codice giallo” a quello bianco.
Le lunghe attese in sono dovute quasi esclusivamente a carenza di medici e infermieri e alla mancanza di filtro tra pronto soccorso e reparti di degenza. Sulla qualità delle sale d’attesa solamente il 12,5% degli intervistati ha espresso esprime un giudizio “buono”. Appena il 27% conosce i presidi territoriali di assistenza. Oltre il 94% ritiene necessario creare un “codice argento” per pazienti anziani e persone fragili.

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