Ternana, altro ricorso

La società umbra si appella al Collegio di garanzia del Coni contro la sentenza pro Novara. Anche la Pro Vercelli presenta un'istanza. Giovedì alla Caf il caso Cesena

La Ternana insiste. Dopo la pronuncia pro Novara del Tribunale federale nazionale e quella della Caf che ha respinto tutti i ricorsi in merito consentendo al Catania e ai piemontesi di sistemarsi in cima alla lista delle ripescabili in Serie B, la società umbra si appella al Collegio di garanzia del Coni contro Novara, Figc, Lega Serie A, Lega Pro, Pro Vercelli e Siena.
Il club rossoverde chiede “in via cautelare: di sospendere, inaudita altera parte, l’efficacia esecutiva della decisione impugnata e di tutti gli atti ad essa connessi e consequenziali, compreso le delibere sui ripescaggi del campionato di Serie B e la compilazione degli organici dei calendari dei campionati di Serie B e Serie C fino alla definizione del presente procedimento; in via principale: di annullare la decisione impugnata senza rinvio per tutte le motivazioni esposte nel ricorso; in via subordinata: di annullare la decisione impugnata e quella di primo grado con rinvio al TFN-Sez. Disciplinare per la rinnovazione del procedimento ed indicazione del principio di diritto da applicare; in via ulteriormente gradata: di annullare la decisione impugnata, confermando la validità del punto D4 del C.U. n. 54 del 30 maggio 2018, nella parte in cui associa la preclusione alle stagioni in cui la società ha scontato una sanzione disciplinare, limitandola però alle stagioni 2016/2017 e 2017/2018, riallineando così il periodo di preclusione a quello previsto al punto D3 del ripetuto C.U. n. 54″.
Anche la Pro Vercelli ha presentato un’istanza al Collegio di garanzia chiedendo “in via cautelare, anche con decreto presidenziale, di sospendere inaudita altera parte l’efficacia esecutiva della decisione impugnata e di tutti gli atti ad essa connessi e consequenziali, compreso le delibere sui ripescaggi del campionato di Serie B e la compilazione degli organici e dei calendari dei campionati di Serie B e Serie C fino alla definizione del presente procedimento; nel merito: in via principale, di accogliere il presente ricorso e, per l’effetto, di annullare la decisione impugnata senza rinvio per tutte le ragioni esposte nel reclamo; in via subordinata, di annullare la decisione impugnata e quella di primo grado con rinvio al TFN-SD per la rinnovazione del procedimento ed indicazione del principio di diritto da applicare”.
Intanto, cresce in casa Catania l’attesa per la comunicazione della graduatoria delle società ripescate nel campionato cadetto. Giovedì la Corte Federale d’Appello si riunirà alle 14 negli uffici di via Campania, a Roma. All’ordine del giorno la discussione dei ricorsi presentati da Emanuele Calaiò, dal Parma e dal Palermo avverso le sanzioni inflitte dal Tribunale Federale Nazionale lo scorso 23 luglio e, quel che più interessa in ottica cadetta, le udienze in merito ai ricorsi di Cesena e Virtus Entella avverso la penalizzazione di 15 punti in classifica deliberata il 25 luglio nei confronti del club romagnolo.
La Caf deve pronunciarsi sul -15 inflitto alla società romagnola, già dichiarata fallita, in relazione alle plusvalenze fittizie col Chievo, la cui posizione (dopo un rinvio per vizio di procedurale) verrà analizzata nuovamente solo il 12 settembre. L’Entella chiede che la pena venga considerata da scontare nello scorso campionato, con conguente retrocessione sul campo dei bianconeri e salvezza per i liguri. Il discorso non riguarda direttamente il Catania visto che i posti disponibili, nella peggiore delle ipotesi, passerebbero da tre a due (Bari e Avellino sono out), ma serve alla Figc per definire il quadro delle partecipanti alla prossima Serie B, passaggio necessario per fissare una nuova data per la presentazione del calendario, già rinviata una volta.

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