Catania dieci e Lodi

di Alberto Cigalini. Il 3-1 all'Akragas vale il record assoluto di vittorie esterne nella storia del club: decisivo il regista, che firma il primo gol e ispira le reti di Curiale (foto Galtieri) e Mazzarani. Inalterate le distanze dal Lecce, ma gli etnei vanno a +3 sul Trapani proprio prima del derby al Massimino

a.cig.) La buccia di banana resta lì, ben lontana. Evocata da Lucarelli per tenere alta l’attenzione alla vigilia, l’eventualità di uno scivolone rimane nel campo delle ipotesi remote. Il Catania evita sgradevoli – e clamorosi – fuori programma facendo il proprio dovere contro l’Akragas: 3-1, ventesima vittoria stagionale e decima in trasferta.
Tutto normale, in fin dei conti. Come normale è il successo della battistrada Lecce sul Fondi, penultimo e presentatosi in Salento in formazione d’emergenza. Il distacco dalla vetta rimane inalterato (4 punti) con un turno in meno da giocare, eppure la giornata si rivela favorevole ai rossazzurri, che vanno a +3 sul Trapani, fermato sul pari interno dall’Andria e di scena lunedì prossimo al Massimino per un derby comunque decisivo.
In attesa della sfida chiave con i granata, il Catania si gode il record assoluto nella storia del club quanto a successi esterni. La firma sulla decima gioia la mette il numero 10. Ciccio Lodi è l’uomo che fa la differenza partecipando in maniera determinante alle azioni di tutti i gol: è proprio il regista napoletano a sbloccare la gara con un sinistro piazzato dopo un bell’uno-due con Curiale; è lui a battere l’angolo prolungato da Biagianti e corretto in porta dal capocannoniere Curiale per il 15° sigillo in campionato; è ancora lui a pescare a sinistra Manneh, lesto a sprintare e a mettere in mezzo un pallone che Mazzarani deve solo spedire in fondo al sacco.
La qualità di gente come Lodi, che la giocata più bella in verità la fa a metà primo tempo quando a centrocampo disorienta tre avversari con una magia seguita da una immediata verticalizzazione che poi non troverà adeguata finalizzazione, è proprio quel che serve in partite come quella con l’Akragas, il cui scenario tattico è quello previsto.
Il Gigante, pur retrocesso da alcune settimane, continua a onorare il campionato e non regala nulla agli avversari. Chiaro che l’unico modo di opporsi a una squadra che ha 54 punti in più in classifica sia coprirsi. Il 4-5-1 proposto dal tecnico Miccichè con gli uomini più esperti in campo, qualche concessione al minutaggio dei giovani (il centrocampista diciottenne Caternicchia schierato terzino) e Camarà unico riferimento offensivo lascia pochi spazi liberi.
Serve pazienza e il Catania, schierato da Lucarelli con l’undici annunciato, ce l’ha. La rete di Lodi – su azione, una vera rarità – giunge dopo un paio di occasioni propizie non capitalizzate da Mazzarani e Manneh ed è il primo momento attorno al quale ruota la sfida. L’altro è l’aggressivo avvio di ripresa della formazione etnea, che in cinque minuti piazza l’uno-due necessario per chiudere i conti senza correre rischi.
La rete di Pastore, propiziata da una disattenzione difensiva, restituisce all’Akragas la gioia del gol dopo qualcosa come 690 minuti di astinenza premiandone la buona volontà ma non riapre una sfida nella quale il Catania sfiora più volte il poker col nuovo entrato Russotto, che colpisce una traversa con un bel destro dalla distanza, Biagianti e ancora Russotto, stoppati due volte in pochi secondi da Vono.
I rossazzurri incamerano altri tre punti e passano oltre, pronti a concentrarsi sul derby con il Trapani in una settimana in cui il Lecce, chiamato a osservare un turno di riposo, farà da spettatore molto interessato. La strada per la B, promozione diretta o play off che siano, passa da lì.
AKRAGAS-CATANIA 1-3
Akragas (4-5-1): Vono 6.5, Caternicchia 5, Mileto 5.5 (30′ st Petrucci sv), Ioio 5.5, Danese 5 (11′ st Raucci 6), Scrugli 5.5 (29′ st Pisani sv), Navas 5, Sanseverino 5, Zibert 5 (12′ st Minacori 6), Pastore 6.5, Camara 5.5 (12′ st Dammacco 6). In panchina: Lo Monaco, Canale, Saitta, Giorgio, Bramati, Moreo. Allenatore: Miccichè 5.5.
Catania (4-3-3): Pisseri 6, Esposito 6.5, Blondett 6, Tedeschi 6, Porcino 6 (8′ st Marchese 6), Lodi 7.5 (8′ st Rizzo 6), Biagianti 7, Mazzarani 7 (36′ st Bucolo sv), Barisic 6 (34′ st Di Grazia sv), Curiale 7, Manneh 7 (8′ st Russotto 6.5). In panchina: Martinez, Semenzato, Marchese, Fornito, Ripa, Brodic. Allenatore: Lucarelli 7.
Arbitro: Paterna di Teramo 6.
Reti: 33′ pt Lodi; 3′ st Curiale, 5′ st Mazzarani, 14′ st Pastore.
Note: spettatori: 400 circa. Ammonito Caternicchia. Angoli: 5-2 per il Catania. Recupero: 0′; 3′

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