“Squalificate Russotto per 3 anni”

Processo sulla presunta combine per la partita di Lega Pro Catanzaro-Avellino del 2013: la Procura federale chiede anche la retrocessione all'ultimo posto e -3 per il club calabrese. Sentenza attesa entro mercoledì prossimo

Tre anni di squalifica e ammenda di 50 mila euro. Dopo l’infortunio muscolare che lo terrà lontano dal campo per almeno sei settimane, ecco un’altra cattiva notizia per Andrea Russotto.
Nell’udienza davanti al Tribunale federale nazionale tenutasi a Roma nell’ambito del processo “Money Gate” sulla presunta combine per la partita di Lega Pro Catanzaro-Avellino del 5 maggio 2013, la Procura federale ha chiesto, tra l’altro, lo stop per l’esterno d’attacco rossazzurro, ai tempi tesserato per il Catanzaro.
La Procura, inoltre, ha chiesto la retrocessione all’ultimo posto e tre punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato per il Catanzaro. “Non c’è dubbio – afferma il presidente della società, Floriano Noto, dopo il dibattimento – che si tratti di una richiesta pesante, da far tremare i polsi. Tuttavia sono moderatamente ottimista perché, con i nostri legali, abbiamo portato all’attenzione del Tribunale federale non soltanto le motivazioni tecnico-legali finalizzate a smontare l’impianto accusatorio, ma anche una sintesi di tutto il lavoro svolto in questi cinque mesi dalla nuova società. Ritengo che i giudici terranno conto delle nostre obiezioni e che, alla fine, trionferà la giustizia. Ai nostri tifosi che, chiaramente, stanno vivendo con ansia questo momento, dico soltanto di pensare al calcio giocato e alla partita di domenica prossima: la squadra ha bisogno di stare concentrata e di contare sull’apporto del nostro impareggiabile pubblico”. “A tutto il resto – conclude Noto – ci penserà la società che, ormai da settimane, si prepara ad affrontare al meglio questa delicata situazione”.
Queste le altre richieste della Procura: 5 anni con preclusione di inibizione e 70 mila euro di ammenda per il presidente Walter Taccone e 4 anni di inibizione e 60 mila euro di ammenda per Vincenzo De Vito, direttore sportivo dell’ Us Avellino; 5 anni di inibizione con preclusione e l’ammenda di 90 mila euro (70 mila per l’illecito contestato e 20 mila per i pagamenti in nero dell’allenatore Ciccio Cozza) per Giuseppe Cosentino (ex presidente Catanzaro); 4 anni di inibizione e 60 mila euro di ammenda per Armando Ortoli (ex direttore sportivo Catanzaro); 6 mesi di inibizione e 30 mila euro di ammenda per Francesca Muscatelli (ex dirigente Catanzaro); 6 mesi di inibizione e ammenda di 30 mila euro per Marco Pecora (ex dirigente Catanzaro). La sentenza dovrebbe arrivare entro mercoledì prossimo.

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