Gela

Nove "Daspo Willy" per maxi rissa ad addio al nubilato

GELA – Il questore di Caltanissetta, Emanuele Ricifari, ha emesso nove provvedimenti restrittivi, denominati “Daspo Willy”, nei confronti di altrettanti partecipanti alla maxi rissa con tentato omicidio avvenuta nello scorso ottobre nel bar della stazione di servizio “GB Oil” a Gela, durante una festa di addio al nubilato di una ragazza.
La misura, limitativa della libertà personale, introdotta dal nuovo decreto sicurezza che prende il nome da Willy Monteiro Duarte, il ragazzo ucciso fuori da un locale romano a seguito di un pestaggio, impone agli interessati “il divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento”.
Nella rissa di Gela furono 11 le persone coinvolte, appartenenti a due opposte fazioni di Gela e di Licata. Nel violento scontro avvenuto per il salace complimento di uno dei licatesi, avventori del bar, alla festeggiata, una giovane gelese, i rissanti smantellarono il locale, malgrado l’intervento di pattuglie e volanti delle forze dell’ordine.
Il fratello della ragazza offesa, Paolo Quinto Di Giacomo, chiamato da casa e accorso sul posto armato di pistola, quando tutto invece sembrava sotto controllo, esplose lo stesso numerosi colpi di pistola contro il licatese che aveva dato origine alla rissa, incurante della presenza di carabinieri e poliziotti, che lo bloccarono prima che potesse ricaricare l’arma, arrestandolo per tentato omicidio.
Il ferito, Michele Cavaleri, raggiunto da alcuni proiettili all’addome, fu operato in ospedale e giudicato guaribile in poco più di un mese. Contusioni ed escoriazioni per gli altri protagonisti della rissa.

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