L’Etna e i suoi anelli: che foto

Marcella Giulia Pace ha già conquistato la Nasa con le sue immagini

Sembrano anelli di fumo liberati da una gigantesca pipa, ma sono fatti di gas quelli che sormontano l’Etna nelle immagini spettacolari ripresa dalla veterana dell’astrofotografia Marcella Giulia Pace, dell’Unione astrofili italiani. Delle sue opere ben 13 sono state riconosciute dalla Nasa come astrofotografia del giorno (Apod). L’immagine “mostra anelli di gas vulcanici che, illuminati dal crepuscolo, assumono sfumature arrossate. In questo scenario incantevole, si nota anche una delicata falce di luna che emerge sul fianco del vulcano”, dice l’astrofotografa.

“Questa foto – osserva – non solo cattura un momento di rara bellezza ma è anche testimone della potenza e della magia della natura, che continua a sorprenderci con i suoi spettacoli”. Per l’astrofotografa “questi anelli si formano durante l’emissione di gas vulcanici, espulsi attraverso una stretta fessura nel vulcano e, a causa delle differenze di temperatura tra il gas caldo, l’aria fredda esterna e l’elevata pressione sotterranea, questi gas possono innescare la formazione di vortici e quindi questi spettacolari anelli di vapore”.

Fattori chiave nella formazione di questi anelli “sono la geometria della bocca vulcanica, le caratteristiche del flusso di gas, ma anche – dice Pace – le onde acustiche generate dalle esplosioni vulcaniche giocano un ruolo cruciale. Durante un’eruzione, le onde acustiche prodotte dai cambiamenti di pressione nell’aria possono interagire con il gas espulso, inducendo pulsazioni che stabilizzano il vortice. Questo non solo aiuta a formare gli anelli di gas ma contribuisce anche a mantenerli coesi mentre si allontanano dalla sorgente”.

La foto, prosegue l’astrofotografa, “è stata scattata da Bronte, da dove la mattina del 6 marzo, si poteva osservare l’allineamento del sorgere della Luna con il vulcano. La preparazione per questo scatto è iniziata due giorni prima, quando ho pianificato il momento perfetto per catturare sia gli anelli di gas che il sorgere della luna”. Realizzarla, prosegue, “è stato possibile grazie alle condizioni meteorologiche e del vento favorevoli, ma soprattutto alla costante emissione di anelli di gas dal vulcano, che proseguiva da una settimana. Questo ha permesso di sincronizzare perfettamente il momento in cui la luna calante si è levata, fondendosi visivamente con gli anelli vulcanici in un connubio di naturale bellezza”.

scroll to top