Insegnanti e personale Ata sfruttati: cinque indagati

Nel mirino coop che gestisce due istituti del Palermitano NOMI

CEFALU’ (PALERMO) – I carabinieri di Cefalù hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Termini Imerese, su richiesta della Procura, nei confronti di cinque persone accusate, a vario titolo, di estorsione e sfruttamento del lavoro. Il provvedimento dispone una misura agli arresti domiciliari e quattro interdittive col divieto temporaneo di esercitare attività professionale e imprenditoriale nel settore dell’insegnamento per 12 mesi. Gli indagati sono amministratori e gestori della cooperativa sociale “La Rocca Cefalù” Scicolone con sede a Cefalù e Ariosto a Termini Imerese, che si occupa di istruzione secondaria di secondo grado in due istituti paritari.

Al centro delle indagini le modalità di assunzione e impiego di docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata). Secondo l’accusa le vittime avrebbero lavorato in difformità e in misura sproporzionata al contratto nazionale di lavoro, e anche a titolo gratuito restituendo la retribuzione perché obbligate con minacce oppure perché costrette dalla necessità di ottenere i punteggi per le graduatorie pubbliche o per bisogno connesso alla crisi economica e occupazionale.

Secondo la Procura sarebbero stati 118 i dipendenti coinvolti in questa dinamica che avrebbe permesso alla cooperativa di mantenere bassi costi di gestione e di massimizzare i profitti. Durante l’operazione i carabinieri hanno sottoposto a sequestro preventivo 65.300 euro in contanti trovati nelle abitazioni degli indagati e in istituti paritari riconducibili alla cooperativa e custoditi in alcune circostanze dentro buste con elenchi nominativi del personale dipendente.

Il gip Gregorio Balsamo ha disposto gli arresti domiciliari per Patrizia Fichicchia, 61 anni di Termini Imerese, e l’interdittiva di esercitare l’attività professionale e imprenditoriale per 12 mesi nei confronti di Pietro Giambelluca, 73 anni di Cefalù, Daniele Giambelluca, 40 anni, di Cefalù, Giada Altilio, 26 anni, di Cefalù, e Alice Fichicchia, 56 anni di Termini Imerese. Il gip nel provvedimento ha disposto il sequestro preventivo di 65 mila euro.

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