Donne al supermercato nel mirino dei due ladri

Padre e figlio puntavano le borse sui carrelli nel Catanese, arrestati

SAN GIOVANNI LA PUNTA (CATANIA) – I carabinieri di San Giovanni la Punta hanno arrestato un 68enne pregiudicato e un 26enne incensurato, padre e figlio, originari di Siracusa, per furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento. Il primo è stato posto in carcere, il secondo ai domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico. Le indagini, scaturite dalle denunce di furto di portafogli che avvenivano sempre all’interno di supermercati della zona, hanno fatto luce sulle condotte illecite dei due, tra il 2023 e i primi mesi del 2024.

In particolare, il 68enne, già ai domiciliari a Siracusa, è evaso appositamente da casa e, a bordo di un’utilitaria guidata dal figlio, si è recato in provincia di Catania. Qui, sicuro di non essere riconosciuto, è entrato in alcuni supermercati di San Giovanni la Punta e Tremestieri Etneo, mentre il figlio lo attendeva in auto. Poi, scelta la vittima, solitamente una donna che aveva appoggiato la borsa sul carrello, il 68enne le si è avvicinato con una scusa e, approfittando di un momento di distrazione, le ha sfilato il portafogli dalla borsa per poi uscire senza fare acquisti. Raggiunto il figlio, i due si sono allontanati per la seconda parte del piano: prelevare contanti con le carte di pagamento trovate nel portamonete appena rubato, compito che spettava sempre al figlio.

Uno dei colpi messi in scena dai due ha coinvolto una signora che aveva riposto nella parte anteriore del carrello sia la borsa che il suo cagnolino: l’uomo ha finto di mostrare interesse verso l’animale e poi, non appena la donna gli ha dato le spalle, ha afferrato con mossa repentina il portafogli dalla borsa e si è dileguato. Immediatamente dopo, i due uomini si sono recati all’interno di un centro commerciale poco distante e il più giovane ha adoperato le carte di credito della vittima per prelevare 1250 euro da uno sportello Atm. In altre occasioni, invece, le carte sono state adoperate anche per acquisti in profumerie o negozi di tabacchi. I borsellini venivano gettati via. I diversi episodi sono stati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza dei supermarket, quindi acquisiti ed esaminati dai carabinieri che sono riusciti a risalire all’identità dei due.

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