Raccolta ferro abusiva, nei guai ditta catanese

Controlli della polizia nei depositi di rottami

CATANIA – Continuano i controlli della polizia di Catania volti al contrasto dei furti di rame. Dopo i recenti accessi a centri di raccolta metalli dove sono stati trovati materiali smaltiti illegalmente, il questore di Catania ha predisposto una ulteriore serie di accertamenti. I controlli si sono focalizzati in un sito della strada statale 114, presso una ditta che, pur nascendo per l’attività di recupero di materiali ferrosi, a causa di gravi irregolarità riscontrate e delle vicende giudiziarie che ne sono derivate, da circa due anni era stata autorizzata soltanto allo smaltimento dei materiali che erano stati illegalmente raccolti e che erano stati posti sotto sequestro.

I poliziotti hanno accertato che, anziché limitarsi all’attività autorizzata dal magistrato, l’azienda ha perseverato raccogliendo metalli ferrosi e rame senza alcuna tracciabilità portando ad accumulare, nei piazzali della ditta, materiale ferroso di vario genere per circa 10.000 chili. Circa 5.000 chili di rame, cavi elettrici dell’alta tensione di grosso diametro sono stati trovati all’interno di cassoni metallici, pronti a essere sciolti per ricavarne il rame da vendere.

L’amministratore unico dell’azienda, un 59enne, è stato denunciato. Inoltre, è emersa l’irregolare posizione di due lavoratori che erano stati assunti in nero, senza regolare contratto. Tutto il materiale illegalmente raccolto e le aree in cui si trovava sono stati sequestrati. Sono in corso indagini per accertare l’origine e i proprietari dei prodotti trovati.

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