Attentato a Mosca, terrore e strage nella sala concerti

A sparare 4 uomini in mimetica, almeno 115 morti e 100 feriti

Sparatoria nella sala da concerto Crocus City Hall a Mosca: almeno 115 persone sono state uccise e 100 ferite, riferisce Ria Novosti citando i servizi russi. I vigili del fuoco hanno evacuato quasi 100 persone, spiega il ministero delle Emergenze russo, aggiungendo che sono in corso le operazioni di salvataggio per quanti sono sul tetto dell’edificio. Il tetto, in fiamme, rischia di crollare. Secondo quanto riferito dai servizi di emergenza russi, un’esplosione è avvenuta durante lo spettacolo, riporta la Tass. Era in programma il concerto della band rock Picnic.

Il procuratore generale russo ha spiegato che individui non identificati in mimetica hanno fatto irruzione nella Crocus City Hall di Mosca e hanno iniziato a sparare prima che iniziasse il concerto in programma questa sera, riporta la Tass. Nel frattempo, il Servizio di sicurezza federale russo Fsb ha confermato che persone sono rimaste uccise e ferite durante l’attacco.

Per Ria Novosti, almeno tre persone in mimetica hanno aperto il fuoco. In un video postato da Novaya Gazeta Europa si vedono gli assalitori – almeno quattro – che avanzano e sparano su alcune persone che cercano di ripararsi in un angolo poco fuori dall’ingresso, in un centro commerciale, e poi entrano. Le Squadre speciali di reazione rapida russa (Sobr) e le Unità speciali mobili della polizia (Omon) di Mosca sono state allertate e inviate al Crocus City Hall, lo hanno riferito i servizi operativi alla Tass. Il ministero degli Esteri russo ha definito la sparatoria di questa sera al Crocus City Hall di Mosca “un sanguinoso attacco terroristico”, riporta la Tass.

L’intera comunità internazionale deve condannare “l’attacco terroristico”, afferma il ministero degli Esteri russo citato da Ria Novosti. La direzione principale dell’Intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina afferma che l’attacco terroristico a Mosca è “una provocazione deliberata da parte del regime di Putin”. Lo ha affermato il portavoce dell’intelligence militare ucraina Andriy Yusov in un commento a Ukrainska Pravda. “Si tratta di una provocazione deliberata da parte dei servizi speciali di Putin, dalla quale la comunità internazionale aveva messo in guardia”, ha affermato. “Il tiranno del Cremlino ha iniziato la sua carriera con questo e vuole finirla con gli stessi crimini contro i suoi stessi cittadini”.

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