“Attenti a riti, magia e immagini distorte di Dio”

Catania: nel messaggio quaresimale di Renna il riferimento alla strage

“La vita è una, ma le direzioni che possiamo darle sono diverse: ci può essere quella dell’idolatria, nella quale altre cose o immagini di divinità hanno preso il posto del Dio di Gesù Cristo; ci può essere quella della fuga, nella quale si rinuncia a credere e sperare che dal Cristo crocifisso e risorto ci viene ogni bene”. Prende il via da queste osservazioni il messaggio quaresimale – nel quale non mancano i riferimenti alla strage familiare di Altavilla Milicia – offerto alla diocesi di Catania dall’arcivescovo Luigi Renna. “Idoli possono essere – scrive Renna – le immagini distorte di Dio, che si mescolano a magia ed esoterismo, a riti che non citano mai Gesù Cristo e piegano alle proprie ideologie persino il culto dei nostri santi. L’idolatria è anche ergere a divinità denaro, obiettivi egoistici; distruzione di ciò che unisce una famiglia, una società democratica, o che fa crescere la comunità nella giustizia e nella carità”.

“E’ tempo – esorta monsignor Renna – di cominciare o ritornare a leggere il Vangelo nel segreto delle nostre stanze durante i tempi di esercizi spirituali parrocchiali, personalmente e comunitariamente. Lasciamoci provocare dalla Parola di Dio ogni giorno e poniamo al Signore sotto la croce quelle domande che agitano il nostro cuore”.

Renna spiega di aver scelto “il titolo ‘Ritornare sulla strada della Pasqua’ perché si tratta di muovere i piedi e la vita in un itinerario di conversione”. “Idoli – afferma mons. Renna – possono essere le immagini distorte di Dio che si mescolano a magia ed esoterismo, a riti che non citano mai Gesù Cristo e piegano alle proprie ideologie persino il culto dei nostri santi. L’idolatria è anche ergere a divinità denaro, obiettivi egoistici; distruzione di ciò che unisce una famiglia, una società democratica o che fa crescere la comunità nella giustizia e nella carità. C’è poi la strada della fuga, di chi si domanda ‘Ma si potrà vivere davvero come Cristo mi chiede?”. L’arcivescovo comunica infine che ogni mercoledì di quaresima, per quattro settimane, terrà le catechesi in cattedrale.

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