Francesco ucciso con calci alla testa: giovane confessa

Massacrato davanti a una discoteca di Balestrate il figlio di Nini Bacchi, re delle scommesse on line

BALESTRATE (PALERMO) – Un ventenne, Andrea Cangemi, ha confessato di aver colpito mortalmente Francesco Bacchi, il coetaneo massacrato la scorsa notte a calci e pugni fuori dalla discoteca Medusa di Balestrate, nel Palermitano. Il ragazzo ha detto di non aver avuto intenzione di uccidere. I due avevano avuto una discussione. Francesco era figlio di Benedetto Nini Bacchi, il re delle scommesse on line finito nell’inchiesta antimafia Game Over. E’ stato ammazzato nel corso di una rissa: prima colpito con un violento pugno in faccia e poi una volta caduto con diversi calci alla testa.

“Lo scontro non è cominciato all’interno della discoteca – precisano i gestori del locale Medusa -. Noi abbiamo chiuso alle 3 meno 5 e quanto si è verificato è avvenuto fuori. Possiamo solo dire che abbiamo prestato soccorso immediatamente e abbiamo 80 testimoni pronti a dimostrarlo. Era stata una serata tranquilla, intorno alle 3 di notte c’era poco lavoro e quindi l’ambulanza, pagata da noi, è andata via. La discoteca ha aperto da pochissimo, era la nostra quinta serata. La questura ci chiede dieci addetti, ieri tra uomini della sicurezza e dell’antincendio c’erano 21 persone”.

Dopo l’aggressione è scattata la corsa in ospedale, ma per il giovane non c’è stato nulla da fare: è morto poco dopo al Civico di Partinico. “Quanto successo a Balestrate è ulteriore conferma del gravissimo disagio giovanile di questo periodo nel nostro Paese – dice il prefetto di Palermo Massimo Mariani, che si è insediato da un paio di mesi -. Siamo davanti a un’inaudita e stupida violenza. Questi episodi sono difficili da prevenire”.

Alcuni residenti della zona di Balestrate in cui si trova la discoteca Medusa avevano presentato un esposto alle forze dell’ordine per segnalare gli schiamazzi e i rischi legati all’apertura del locale di via Palermo. I residenti avevano inviato foto segnalando la presenza nell’area di centinaia di persone, anche minorenni, a partire dalle 23 di sabato e fino alle 4, che facevano uso di droga e alcol e l’abbandono di bottiglie e bicchieri in strada. Alcolici e alimenti venivano venduti all’esterno del locale da ambulanti abusivi, “con assembramenti cospicui nelle ore della notte – si legge nell’esposto -. Anche la chiusura al traffico di parte di via Palermo a opera di ignoti ha causato il parcheggio selvaggio di auto e moto lungo tutta via Repubblica”.

Il sindaco di Balestrate, Vito Rizzo, è sconvolto per l’ennesima notte di violenza: “Si resta sgomenti davanti a queste notizie che si ripetono ogni fine settimana in tutta la provincia di Palermo. Alcuni ragazzi non vanno in discoteca solo per divertirsi, ma per provocare risse. Davvero non riusciamo a comprendere cosa succede ai nostri giovani. Il locale, la discoteca Medusa, è aperto da un mese. Non avevamo mai avuto segnalazioni di risse, ma l’uso di alcolici all’esterno del locale, portati da chi viene da fuori per trascorrere la serata”.

Quello della notte scorsa è l’ennesimo caso di violenza avvenuto nei locali della movida di Palermo e della provincia. L’ultimo risale al 21 dicembre scorso quando davanti alla discoteca Notr3 di via Pasquale Calvi, al culmine di una rissa, fu ucciso con colpi di pistola l’ex giocatore di calcio Rosolino Celesia, di 22 anni. Dell’omicidio si è autoaccusato un ragazzo di 17 anni che si trova attualmente in carcere dopo essere stato fermato insieme al fratello maggiorenne.

 

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