Stm, lo sciopero continua

I lavoratori chiedono adeguamenti al premio di produzione

Continua ancora oggi e proseguirà fino a domani lo sciopero dei lavoratori della STMicroelectronics, cominciato nella giornata di ieri, per contestare la mancata intesa sull’accordo di secondo livello soprattutto per quanto riguarda il premio di risultato. Ad incrociare le braccia anche gli iscritti della Ugl Metalmeccanici di Catania, che attraverso la numerosa componente della rappresentanza sindacale unitaria in azienda, chiedono alla STM maggiore attenzione per tutto il personale.

“Stiamo registrando un’elevata adesione alla protesta – dice il segretario provinciale Angelo Mazzeo a nome della Rsu della Ugl Metalmeccanici – che potrebbe avere presto una replica nel caso in cui dai vertici aziendali continuino a mancare le risposte che i dipendenti di tutta Italia e, nel nostro caso, gli oltre 4.500 del sito di Catania attendono. Come federazione provinciale Ugl Metalmeccanici, in pieno accordo con la segreteria nazionale guidata dal neo riconfermato segretario Antonio Spera, ci stiamo battendo da inizio anno per modificare la piattaforma di intesa che ci è stata presentata da STMicroelectronics per il rinnovo triennale del contratto integrativo. Non è accettabile, infatti, che il testo preveda ancora oggi condizioni quasi uguali a quelle siglate tre anni fa, quando tutto il contesto di mercato e lavorativo era totalmente diverso. In questo periodo, nonostante l’emergenza Covid, il colosso della microelettronica a livello mondiale ha triplicato fatturati e utili, prova ne è anche che le linee di fabbricazione sono sature in quanto si stanno continuando senza sosta a realizzare prodotti, considerata l’elevata richiesta sul piano globale”.

“Le nuove tecnologie – continua Mazzeo – specialmente quelle del settore dell’automotive e dell’auto elettrica, nonché l’avvento del periodo pandemico (che ricordiamo ha comportato l’incremento esponenziale della richiesta di componenti elettronici) sono difatti la causa della saturazione degli impianti. Di questo siamo ovviamente felici, perché ci siamo messi alle spalle un frangente trascorso con tante preoccupazioni, ma nel contempo ci sembra giusto pretendere per i lavoratori il doveroso riconoscimento economico. Se aumenta l’introito per l’azienda e se si sta lavorando di più, perché la premialità per il personale deve però essere aumentata di poco rispetto ai tre anni precedenti? L’aver incrementato del 3% il salario la riteniamo una scelta in perfetta linea con l’aumento del costo della vita, ma adesso pretendiamo anche che il premio da distribuire a chi lavora sia adeguato ai sacrifici compiuti anche nel nostro stabilimento catanese. Non vogliamo dimenticare, in questo senso, l’abnegazione e lo spirito di sacrificio dei nostri lavoratori dimostrati principalmente nel momento più difficile dei mesi legati alla pandemia, quando in produzione si andava a lavorare ugualmente (anche durante il lockdown) e rischiare, ma anche quando gli impiegati hanno dovuto riadattarsi alle esigenze dello smart working”.

“Tutto questo, connesso oltretutto alle prospettive di crescita della produzione di Sic e dei nuovi investimenti che stanno per andare in porto, non può essere liquidato alle stesse cifre passate e non può neanche essere ancora ignorata la condizione di tanti lavoratori “anziani” che invocano la meritata flessibilità oraria. In questi tre anni come Ugl Metalmeccanici mai ci siamo sognati di scioperare – conclude il segretario Mazzeo – perché responsabilmente abbiamo sempre voluto dare una mano all’azienda comprendendo le necessità, ma ora vogliamo più attenzione per i lavoratori e per questo auspichiamo che questa protesta, condivisa con gli altri sindacati, possa portare ad un ripensamento della STMicroelectronics”. Sostegno all’azione della Ugl Metalmeccanici catanese è arrivato anche dal segretario territoriale della Ugl, Giovanni Musumeci, che auspica una pronta ricomposizione della trattativa in favore dei dipendenti per i quali la giusta premialità è un riconoscimento per la diligenza dimostrata nell’operato quotidiano.

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