Palermo e provincia in fiamme, muore una donna

La vittima era andata a liberare dei cavalli da una stalla a Cefalù. A Palermo studenti e prof evacuati dal campus universitario

PALERMO – Col rialzo delle temperature che da 48 ore sfiorano i 35 gradi e il vento di scirocco la Sicilia è ripiombata nell’incubo incendi. Da Palermo a Trapani, da Catania a Messina, da Caltanissetta a Enna i mezzi di soccorso sono stati impegnati senza sosta per mettere in sicurezza le abitazioni minacciate dalle fiamme e spegnere i roghi. Una cinquantina i focolai sui quali sono intervenuti i vigili del fuoco, i forestali e i volontari della protezione civile regionale.

Una donna di 42 anni, Maria David, che con il padre e il fratello era andata a liberare dei cavalli dalla stalla assediata dalle fiamme, in zona Sala Verde a Mazzaforno, vicino Cefalù, è stata trovata morta in un canalone vicino all’autostrada. La notizia è confermata dai carabinieri e dalla Protezione Civile.  Non è chiaro se la donna sia morta soffocata dal fumo o bruciata. Proprio in quella zona alcuni turisti assediati dalle fiamme nei resort della spiaggia di Mazzaforno sono stati evacuati via mare con mezzi della guardia costiera e imbarcazioni private. Le fiamme, sospinte dal forte vento di scirocco, hanno raggiunto la fascia costiera occidentale con un fronte di fuoco di oltre dieci chilometri partito ieri sera da Gratteri. Le fiamme hanno raggiunto l’autostrada e per questo è stato chiuso lo svincolo di Cefalù. Il traffico è stato deviato lungo la statale 113 dove si sono formate lunghe code di auto.

A Palermo è stato evacuato l’edificio 18 del campus universitario, in viale delle Scienze, al confine con via Ernesto Basile, dopo che le fiamme hanno lambito le facoltà di Chimica e Fisica, ed è stato dato l’ordine a studenti e professori di abbandonare immediatamente il luogo. L’incendio sarebbe sotto controllo, ha assicurato il sindaco Roberto Lagalla che ha visitato l’area tra Parco Cassarà e la cittadella universitaria. Le fiamme non sono spente, ma il rogo è circoscritto. Alcuni residenti del quartiere periferico di Brancaccio, la scorsa notte, hanno abbandonato le case rifugiandosi per strada o arrampicandosi sui tetti per paura delle fiamme che stavano bruciando un agrumeto.

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