Covid: +44% di contagi, ‘ma infezione resta bassa’

Circolare del ministero: test per i sintomatici che arrivano in ospedale

Sono 21.316 i nuovi contagi da Covid in Italia nel periodo tra 31 agosto e 6 settembre, in aumento rispetto ai 14.866 della scorsa settimana (+44%). Secondo il bollettino del ministero della Salute “l’infezione si mantiene bassa seppur in aumento da venti giorni”. Sale anche l’incidenza a 31 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 24 della scorsa settimana. Lieve crescita dei ricoveri in area medica al 3% rispetto al 2,7% della scorsa settimana con un totale di 1.872 posti letto occupati. Cresce lievemente l’occupazione delle terapie intensive (0,6% rispetto allo 0,4% della precedente rilevazione), dove sono ricoverate 49 persone. I morti per il virus sono 94, contro i 65 di sette giorni fa. Aumentano anche i tamponi effettuati, che passano da 142.118 a 168.704, e cresce anche il tasso di positività, che questa settimana sale al 12,6% dal 10,5% della settimana scorsa.

Intanto in base alla nuova circolare del ministero niente tamponi Covid per gli asintomatici che arrivano al pronto soccorso, mentre per i sintomatici scattano i test, anche per la ricerca di altri virus (influenzali A e B, VRS, Adenovirus, Bocavirus, Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, Metapneumovirus, virus Parainfluenzali, Rhinovirus, Enterovirus). Previsto il tampone nei trasferimenti da una struttura all’altra e nelle Rsa. In caso di sintomi si indica di evitare l’ingresso nelle strutture sanitarie.

Il test – continua la circolare del ministero della Salute – è indicato anche per i pazienti che “dichiarano di aver avuto contatti stretti con un caso confermato Covid-19, con esposizione negli ultimi 5 giorni”. Inoltre, oltre all’indicazione per i visitatori e accompagnatori che presentano sintomi, di “evitare di accedere” alle strutture sanitarie”, la circolare indica anche la necessità per gli operatori sanitari con sintomi compatibili con il Covid “di evitare di accedere in setting assistenziali, sia di degenza che ambulatoriali, dove sono presenti pazienti immunocompromessi e fragili, secondo le modalità e le procedure adottate dalle direzioni delle strutture”.

scroll to top