Ballarò, il nuovo mercato bloccato da un avverbio

La formulazione del regolamento comunale lederebbe la libera concorrenza

PALERMO – A Palermo il progetto del nuovo mercato coperto di piazza Carmine a Ballarò è bloccato da dieci mesi per un avverbio. Tutta colpa della parola prioritariamente inserita nel vecchio regolamento. Sarebbe a rischio di irregolarità secondo un parere della stessa segreteria generale del Comune. Con questa stesura del provvedimento sarebbero avvantaggiati alcuni commercianti, già presenti a Ballarò, a scapito di altri e, dunque, si sarebbe leso il principio di libera concorrenza. Dure le opposizioni in aula a Sala Martorana contro l’amministrazione Lagalla accusata di aver perso tempo.

“Da dieci mesi siamo fermi, con un cantiere abbandonato e assediato da drogati e malaffare. Tutto ciò per la parola prioritariamente. Speriamo che l’assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti sia in aula lunedì e si proceda ad approvare in tempi celeri il nuovo Regolamento”, ha detto oggi in Consiglio comunale Giulia Argiroffi del Gruppo Oso. “Non parteciperemo alle attività consiliari se non sarà affrontato il problema di Ballarò”, assicura Antonino Randazzo dei Cinquestelle.

Massimiliano Giaconia di Progetto Palermo sottolinea che anche Forzinetti “ha ammesso l’esistenza di confusione amministrativa e regolamentare”. Fabio Giambrone del Pd “ha sottolineato che ancora una volta sono le minoranze a garantire il numero legale in aula”. Dai banchi della maggioranza Salvatore Imperiale della Democrazia Cristiana (il partito vicino all’assessore Forzinetti) ha ammesso che “è necessario velocizzare l’iter del nuovo regolamento per assegnare gli stalli”. “L’assessore alle Attività produttive – ha aggiunto – come è avvenuto nel passato, sarà disponibile al confronto. Ma sarebbe necessario avere in aula anche l’assessore al Patrimonio Andrea Mineo e il presidente della Rap Giuseppe Todaro”.

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