Apre ad Agrigento il centro antiveleni

di Nuccio Sciacca. Entra a far parte della Banca nazionale degli antidoti di Pavia

Un veleno è una sostanza, naturale o artificiale, che può indurre un danno o uno stato di malattia. E’ estraneo all’organismo e può essere dannoso se viene utilizzato in maniera sbagliata o, nel caso di farmaci, se assunti in un dosaggio eccessivo. Ci sono molte sostanze potenzialmente pericolose che è facile trovare in casa come detergenti di uso comune, cosmetici e solventi. Ma ci sono anche i veleni naturali come quelli provocati dal morso di vipera, insetti (ragni e scorpioni), contatto con meduse o alcuni tipi di pesci, bacche o piante tossiche. In estate il rischio è certamente più alto perché si sta di più all’aria aperta.

Importante, per le località molto frequentate dai turisti come la Valle dei Templi, disporre quindi di un centro antiveleni. L’Unità operativa di farmacia dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento è entrata a far parte ufficialmente della Rete centro antiveleni nazionale divenendo, di fatto, un punto di riferimento strategico nella gestione di tutti quei casi in cui gli antidoti possono avere un ruolo determinante per la sopravvivenza di un paziente gravemente intossicato.

Su input da parte del direttore della farmacia ospedaliera, Giuseppe Bellavia, la direzione strategica dell’Asp ha disposto il progressivo ampliamento dei quantitativi e della tipologia di farmaci e prodotti galenici ottenendo il prestigioso risultato di inserire l’elenco degli antidoti in dotazione al San Giovanni di Dio all’interno della Banca nazionale degli antidoti del Centro anti veleni di Pavia. Oltre a divenire quindi un riferimento regionale di rilievo, l’Asp di Agrigento contribuirà attivamente alle esigenze della rete nazionale rendendo disponibili, in un rapporto di mutuo sostegno con le altre sedi medico-ospedaliere, le risorse di cui dispone. Il centro sarà affidato al servizio interno di farmacovigilanza e farmacologia della farmacia di Agrigento e verrà gestito da Valeria Pizzimenti (nella foto con Bellavia).

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