Tempesta di calore, 46 gradi in Sicilia

Il caldo torrido potrebbe proseguire per tutto luglio al Sud. Sedici città col bollino rosso

Caldo al parco sempione

Si farà sentire, a partire da oggi, la terza ondata di calore dell’estate 2023 che in Italia, soprattutto nel Centro Sud, porterà una “tempesta di calore”, come la definisce il sito iLMeteo.it. Il caldo torrido potrebbe proseguire per tutto luglio a Sud. Sebbene le previsioni a lungo termine siano sempre accompagnate da una grande incertezza, i meteorologi stanno osservando una situazione nella quale è molto probabile che l’anticiclone africano continui a stazionare sulle regioni meridionali. Le temperature potrebbero ridursi leggermente al Centro, ma restando comunque superiori alla media, mentre è probabile che al Nord rientrino nelle medie stagionali.

Picchi di caldo eccezionali sono attesi in Sardegna, dove si prevedono fino a 47 gradi sulle zone interne meridionali, in particolare a Decimomannu (Cagliari), in Sicilia con temperature fra 45 e 46 gradi, e in Puglia, dove a Foggia la temperatura prevista è di 45 gradi. Picchi compresi fra 38 e 41 gradi si prevedono anche al Centro-Sud, per esempio a Firenze, Perugia, Caserta, Bari, Catanzaro, Palermo. Il gran caldo si farà sentire fino alla Pianura Padana, dove sono attese temperature fra 39 e 40 gradi a Bologna, Ferrara, Padova, Mantova, Pavia e Alessandria; a Milano si prevedono 37 gradi, con elevati tassi di umidità, e caldo anche la sera “per via dell’Isola di calore urbano”, osserva il fondatore de iLMeteo.it, Antonio Sanò, con temperature di oltre 30 gradi “che potranno perdurare fino a mezzanotte”. Le notti afose non scenderanno mai sotto i 20-24 gradi, nelle città più grandi e urbanizzate il fenomeno del rilascio del calore accumulato da strade ed edifici potrebbe portare ad avere fino ad oltre 30 gradi fin quasi mezzanotte. Sono eccezionalmente caldi anche i mari, le cui acque superficiale raggiungono in alcuni casi i 30 gradi. Sedici le città italiane con il bollino rosso, tra cui Palermo, Catania e Messina.

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