Caldo record: Catania e Messina da bollino rosso

Nell'Isola si sfioreranno i 44 gradi per almeno una settimana. Martedì e mercoledì le giornate peggiori

Prosegue l’ondata di caldo sull’Italia e aumentano le città contrassegnate dal bollino rosso del ministero della Salute, che indica il massimo livello di rischio per tutta la popolazione. Le città con meteo da bollino rosso passano infatti da 10, oggi, a 15 sabato e 16 domenica. Domani, le città in rosso sono Bari, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma e Viterbo. Domenica vi si aggiungerà anche Palermo. Sabato, il bollino arancione – che indica il massimo livello di rischio per la popolazione fragile, come anziani, bambini e portatori di malattie croniche – riguarderà invece le città di Ancona, Bolzano, Genova, Palermo, Reggio Calabria e Trieste. Domenica saranno arancioni anche Brescia, Milano, Venezia e Verona.

Martedì e mercoledì della prossima settimana, 18 e 19 luglio, “si prospettano come le giornate più calde” in questa nuova ondata bollente causata dall’anticiclone africano denominato Caronte. “Sono giornate in cui le temperature possono arrivare a 43-44 gradi in diverse zone, e addirittura, come avverte l’Esa, si potrebbe arrivare anche a battere il record dei 48,8 gradi raggiunto a Floridia in provincia di Siracusa l’11 agosto del 2021”, spiega il direttore del Consorzio Lamma-Cnr, Bernardo Gozzini. Le regioni più colpite saranno Sardegna (40 gradi già da domenica), Sicilia, Puglia e anche la Calabria. Ma il caldo colpirà anche il resto della Penisola con 39-40 gradi, e oltre, a Roma, Firenze, Bologna e in alcune zone della Pianura Padana.

Gozzini mette in evidenza come si tratti di una “massa d’aria molto calda” che andrà a investire non solo tutto il bacino del Mediterraneo, con Spagna e Grecia comprese, e la Penisola Balcanica, ma anche una parte del Nord Europa, fino in Germania con Berlino che potrebbe arrivare e superare i 30 gradi. Le medie stagionali “saranno superiori di almeno 8 gradi e possono andare al di sopra dei 10 gradi rispetto alle temperature medie registrate negli ultimi 30 anni a luglio, con massime intorno ai 32 gradi”.

E sarà così per tutta la prossima settimana anche se da giovedì, ma l’evoluzione è ancora in fase di valutazione, sottolinea Gozzini, al Centro Nord potrebbe registrarsi un abbassamento delle temperature sempre superiori alla media ma più basse, tra i 34 e i 36 gradi. Mentre per “Sardegna, Puglia e Sicilia all’orizzonte non si vedono cambiamenti essenziali a parte 2-3 gradi in meno rispetto a temperature che resteranno sempre alte”. Poi c’è il problema dell’umidità e delle notti tropicali con temperature sopra il limite dei 20 gradi.

scroll to top