La terra brucia sull’Etna: superati i 47 gradi

Le rilevazioni al suolo grazie ai satelliti del programma Copernicus

Hanno superato i 47 gradi le temperature della superficie terrestre registrate in Puglia e sulle pendici dell’Etna in Sicilia tra il 9 e il 10 luglio. Lo dimostra un’animazione della missione Sentinel-3 del programma di osservazione satellitare della Terra Copernicus, gestita dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e dalla Commissione Ue. L’animazione, che mostra la temperatura della superficie terrestre in Italia tra domenica e lunedì, è stata creata utilizzando i dati del radiometro Slstr (Sea and Land Surface Temperature Radiometer) realizzato da Leonardo a Campi Bisenzio, uno strumento in grado di misurare la temperatura superficiale delle acque e della terra con una precisione del decimo di grado da una quota operativa di circa 800 chilometri.

La temperatura superficiale del suolo, osservano gli esperti di Copernicus in una nota, “è una variabile importante del sistema climatico del nostro pianeta. Descrive processi come lo scambio di energia e acqua tra la superficie terrestre e l’atmosfera e influenza il tasso e i tempi di crescita delle piante”. È opportuno sottolineare la differenza tra la temperatura dell’aria e la temperatura della superficie terrestre. La temperatura dell’aria, indicata nelle previsioni meteo quotidiane, è una misura della temperatura dell’aria al di sopra del suolo. La temperatura della superficie è invece una misura di quanto sia calda la superficie reale al tatto.

scroll to top