I fondali dello Stretto invasi da bidoni, plastica e batterie

A ripulire il mare le imbarcazioni del progetto "Pesca Sostenibile"

MESSINA – Bidoni di olio esausto, attrezzi da pesca dismessi, bottiglie di plastica e vecchie batterie: sono alcune delle tipologie di rifiuti che i pescatori di Bagnara Calabra e Patti hanno trovato in mare, diviso e poi portato alle isole ecologiche. Con questa azione i pescatori di Fedagripesca – Confcooperative, all’interno del progetto “Pesca Sostenibile”, realizzato da Federcoopesca, da circa un anno stanno trasformando il mare e i fondali dei dintorni dello Stretto di Messina. In particolare in Calabria e in Sicilia in quattro siti di interesse comunitario Natura 2000.

“I pescatori sono i primi attori più interessati alla salvaguardia del mare – spiega Antonio Lombardo dell’organizzazione produttori della pesca La Perla del Tirreno – lo sfruttamento delle risorse arreca danni anche all’economia”. Tra i rifiuti anche attrezzi da pesca, tantissima plastica, rifiuti domestici, vetro. “Siamo in prossimità dello Stretto di Messina, è pieno di correnti: abbiamo trovato buste di plastica, pannolini che provengono dalle discariche. Ultimamente c’è stato anche l’episodio di un torrente che ha riversato nel porto molti rifiuti anche ingombranti come i pneumatici”, racconta Lombardo. “L’idea che ci siamo fatti in questi ultimi anni è quella che senza tutela dell’ambiente non si avrà futuro per le nostre attività di pesca – gli fa eco Settimo Accetta, presidente della Cooperativa pescatori Marina -. L’iniziativa progettuale è servita a sensibilizzare i nostri lavoratori verso una gestione responsabile dei rifiuti, sia quelli prodotti che quelli catturati con le reti. Attraverso i fondi Europei bisogna invece spingere i Comuni ad istituire le isole ecologiche che rendono più facile a noi pescatori lo smaltimento”.

Ad aver portato avanti le operazioni di pesca e pulizia sono state 12 imbarcazioni, sei in Calabria e sei in Sicilia. Tutto in coordinamento con i servizi comunali di raccolta e smaltimento dei rifiuti marini. Nelle imbarcazioni sono stati posti i mastelli per la raccolta differenziata, mentre si è allestita un’area per lo stoccaggio e il riciclaggio dei rifiuti marini nei porti di Bagnara Calabra e Patti.

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