Operazione antidroga, in cella dopo condanne

Spacciavano a Bronte: inammissibile il ricorso in appello

RANDAZZO (CATANIA) – I carabinieri di Randazzo hanno arrestato Andrea Gullotti, di 33 anni, Giuseppe Parisi, 37enne, Patrizio Cavallaro, 28 anni, e Luana Sciavarrello, 33 anni, definitivamente riconosciuti colpevoli del reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. I 4 sono stati associati alle case circondariali catanesi di Bicocca e Piazza Lanza. L’attività di cattura scaturisce dall’operazione Sciarotta, le cui indagini, coordinate dalla Dda di Catania e condotte, tra marzo e novembre 2017, dai militari di Randazzo, il 15 gennaio 2019, hanno portato all’arresto di 12 persone.

Le investigazioni svolte all’epoca dai carabinieri di Catania avevano consentito di accertare una fiorente attività di traffico e vendita di marijuana nel territorio brontese, ricostruendo il sistema con cui il gruppo gestiva l’attività di spaccio e individuando le modalità di approvvigionamento, custodia e cessione della droga. In quel contesto, vennero già arrestate in flagranza 13 persone e altre 4 furono denunciate per detenzione ai fini di spaccio e per reati in materia di armi. Furono anche sequestrati oltre 2 chili di marijuana, 16 piante di cannabis indica e una pistola calibro 6,35, con 16 cartucce dello stesso calibro.

Il 31 maggio scorso, a Roma, la Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato dai quattro alla sentenza di condanna emessa a luglio 2022 dalla Corte d’Appello di Catania. Da ciò è conseguita la loro immediata traduzione in carcere. Tra gli altri ricorrenti in Cassazione, anche Enzo Currenti, detto ‘Enzino’, di 32 anni, Alex Spitaleri, inteso ‘Becchino’, e Gaetano Merlo, 36 anni, i quali si sono presentati spontaneamente nei penitenziari di Augusta e Verona. Sono oltre 18 gli anni di reclusione che i brontesi dovranno ancora scontare complessivamente.

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