Omicidio a Catania, c’è il video

La Procura: "Nasca è passato sul corpo della De Bormida almeno 2 volte" VIDEO

CATANIA – Per la Procura etnea ha “volontariamente” travolto le due donne. Piero Maurizio Nasca, il 52enne che quattro giorni fa a Catania ha investito con la propria auto la moglie Anna Longo, ferendola, e uccidendo un’amica della donna, Cettina de Bormida, sul corpo di quest’ultima “sarebbe passato almeno due volte, fino a provocarne la morte”. La moglie di Maurizio Nasca e l’amica – ricostruisce la Procura – erano arrivate la mattina del 10 giugno scorso alla clinica della Zona Industriale accompagnate dallo stesso Nasca. La donna, che voleva lasciare il marito e aveva già preso contatti con un avvocato per avviare le pratiche per la separazione, aveva chiesto di poter essere accompagnata da un amica per maggiore cautela e il marito era andata a prenderla.

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Successivamente tutti e tre avevano raggiunto la clinica. Al termine, le due si sarebbero rifiutate di rincasare con Nasca, al quale avrebbero detto di essere in attesa di un uomo che sarebbe venuto a prenderle. Questo rifiuto sarebbe stato mal digerito dall’uomo che, dopo aver inveito contro di loro, sarebbe salito a bordo dell’auto con lo scopo di ucciderle. Piero Maurizio Nasca – ricostruisce la Procura – si sarebbe allontanato subito dopo fino a fermarsi in un bar poco distante, dove avrebbe riferito a un dipendente di aver ucciso la moglie perché non ne poteva più per poi telefonare al numero unico di emergenza, confessando tutto.

Nasca è stato poi sottoposto negli uffici della squadra mobile a un alcol test che ha dato esito positivo per cui è stato anche denunciato per guida in stato di ebrezza e senza patente per non averla mai conseguita. La moglie è stata dimessa l’indomani con una prognosi 30 giorni e la diagnosi di una costola fratturata, dolore da trauma contusivo multiplo e shock psicologico post evento traumatico.

Al gip, che per lui ha disposto il fermo, Nasca aveva raccontato la sua versione: “Ho visto che se ne andavano a piedi insieme e mi sono innervosito, ma volevo soltanto spaventarle”. “Lui – ha spiegato il suo legale, l’avvocato Fabio Presenti – ce l’aveva con Cettina De Bormida perché la riteneva ‘colpevole’ delle liti che aveva con la moglie. Tre giorni fa i tre sono andati insieme in una struttura medica specializzata dove l’uomo dal giugno dello scorso anno era in cura per una fragilità psicologica. Quando le due donne gli hanno detto che sarebbero andate via con un amico ha avuto un blackout mentale e le ha travolte. Poi ha fatto marcia indietro e quando si è reso conto di quello che aveva fatto ha chiamato la polizia, aspettando gli agenti in un bar. Ho chiesto l’acquisizione delle cartelle mediche per valutare le sue reali condizioni di salute”.

Nasca è imputato per violenza e maltrattamenti alla moglie nato dopo le denunce del 2018 della donna e che avevano portato, nei suoi confronti, all’emissione da parte del questore di Catania del provvedimento dell’ammonizione. La prossima udienza è fissata per il 14 luglio. Nonostante l’avvio del procedimento la donna era rimasta a vivere con il marito, col quale era sposata da 25 anni, e nei confronti del quale, forse, aveva come un debito di riconoscenza per essersi preso cura degli otto figli che lei aveva avuto prima che iniziasse la loro relazione. Ad accusare il marito del femminicidio era stata Anna Longo, parlando con la polizia arrivata sul posto, prima di essere portata da personale del 118 nell’ospedale San Marco per le ferite riportate dopo essere stata travolta dall’auto. La donna ha riportato fratture varie. Le sue condizioni sono stazionarie.

 

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