“Mare-Go” disubbidisce alle autorità italiane

La ong tedesca approda a Lampedusa: il porto assegnato era Trapani

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Fermo di 20 giorni e multa per la Mare Go, nave di una ong tedesca che ieri notte ha sbarcato 36 migranti soccorsi in mare a Lampedusa invece che a Trapani, porto assegnato dalle autorità italiane. “Abbiamo violato il decreto legge del 2 gennaio del governo postfascista di Meloni, che è un altro strumento per lasciare affogare la gente che emigra ed impedire a chi fa solidarietà di intervenire”, sostiene la ong. Si tratta del primo caso, da quanto è in vigore il decreto, di una nave umanitaria che si dirige verso un porto differente da quello assegnato.

Intanto sono 49 i migranti che, fra la notte e l’alba, sono approdati a Lampedusa dove ieri c’erano stati 10 approdi con un totale di 355 persone. I primi 37, fra cui 8 donne, sono sbarcati alle 2,35 dopo che al largo erano stati soccorsi dalla nave della ong tedesca Mare-Go. I migranti hanno dichiarato di essere originari di Costa d’Avorio, Camerun, Nigeria, Sierra Leone e Burkina Faso e di essere partiti, pagando 2.500 dinari tunisini, da Sfax. I carabinieri hanno rintracciato invece direttamente sulla terraferma di Lampedusa 12 tunisini, fra cui una donna e un minore, giunti con una barchetta di 5 metri, dopo aver pagato 5 mila dinari. I due gruppi sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove gli ospiti sono saliti a 518.

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