A Catania 12 minuti di corsa per salvare una vita

A sirene spiegate dal San Marco al Cannizzaro dopo l'espianto di un fegato

CATANIA – Dodici minuti e 50 secondi: può sembrare un tempo esiguo, ma sono stati preziosi per aiutare la vita di un uomo. Tanto infatti è il tempo impiegato dalle gazzelle e dai motociclisti dei carabinieri di Catania per percorrere i quasi 16 chilometri di traffico cittadino tra l’ospedale San Marco e il Cannizzaro. Poco prima delle 8 i militari hanno ricevuto una richiesta di scorta a un mezzo sanitario, che avrebbe dovuto trasportare un organo e un’equipe fino alla piazzola di decollo dell’elicottero del 118.

Solo nella notte precedente, infatti, si era venuta a creare la possibilità di un trapianto urgente di fegato da un donatore di Catania a un paziente palermitano. In pochissimi minuti è stato quindi immediatamente predisposto un servizio di viabilità con quattro militari a bordo di due Ducati 1200 e di un’Alfa Romeo Giulia. Terminata la delicata fase di espianto l’organo è stato pertanto posto in un contenitore refrigerato e caricato sul furgone unitamente a tre medici.

Da quel momento il convoglio, in un’unica corsa e a sirene spiegate, in un momento della giornata in cui il traffico è particolarmente congestionato ha attraversato la città passando dall’asse dei servizi, dal porto e dal lungomare, coprendo il percorso con la consapevolezza che ogni istante perso o un semplice intoppo poteva essere fatale per chi era, nel frattempo, in un ospedale di Palermo, già in sala operatoria per l’intervento d’impianto. Il prezioso carico ha raggiunto l’elicottero in soli 12 minuti e 50 secondi e, subito dopo, è decollato con il personale sanitario alla volta del capoluogo siciliano.

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