“Candidato incontrava i Santapaola, Acireale come Suburra”

Deputato Bonelli annuncia interrogazione su vicenda ex sindaco Barbagallo

“Ad Acireale si sta svolgendo una vicenda – reale – che pare scritta dagli sceneggiatori di Suburra. Il candidato alla poltrona di sindaco Roberto Barbagallo, sindaco lo è stato dal 2014 al 2018, per poi dimettersi quando fu arrestato per richieste illecite fatte a un altro vigile urbano. Barbagallo fu anche condannato in primo grado per tentata induzione indebita a promettere utilità. Sarebbe bastata questa vicenda per ritenere inopportuna la sua attuale candidatura”. Il portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli durante un’iniziativa elettorale in Sicilia ha annunciato un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

“E non è tutto. Perché Barbagallo, secondo quanto appurato dagli investigatori, avrebbe avuto una serie di incontri – aggiunge – con la famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano. Le indagini hanno portato alla notifica a Barbagallo di un avviso di garanzia per avere tentato, nelle vesti di ingegnere, di regolarizzare con la complicità di un vigile urbano una serie di illeciti urbanistici commessi nella realizzazione di campi da padel. Lo stesso candidato avrebbe più volte incontrato esponenti della cellula locale dei Santapaola – tra i quali Giuseppe Florio – e gli inquirenti hanno sottolineato che lo stesso Barbagallo ‘non può non essere a conoscenza delle vicissitudini giudiziarie del suo interlocutore viste le sue origini acesi e in particolare il legame con la piccola frazione di Aci Platani, dove è cresciuto e tutt’ora abita e dove anche i tre appartenenti al clan vivono’. Insomma – conclude Bonelli – una brutta vicenda sulla quale sarà importante che il ministero degli Interni intervenga rapidamente e per questo sto già preparando un’interrogazione parlamentare rivolta a Piantedosi. Speriamo che gli elettori e le elettrici decidano liberamente di tenere fuori dalle elezioni chiunque abbia avuto relazioni con la criminalità organizzata”.

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