Uccisa a Giarratana, il cognato resta in carcere

Respinta dal Gup la richiesta di perizia psichiatrica

GIARRATANA (RAGUSA) – Il Gup di Ragusa, Ivano Infarinato, ha convalidato il fermo di Mariano Barresi, il pensionato di 65 anni che il 4 marzo ha ucciso con una coltellata, nel sonno, la cognata Rosalba Dell’Albani. Il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere e non ha accolto la richiesta del difensore dell’indagato, Sergio Crisanti, che aveva chiesto la perizia psichiatrica. La richiesta non è stata accolta, almeno per il momento, dal giudice per mancanza di elementi sufficienti a determinarla. L’udienza di convalida si è svolta questa mattina.

Mariano Barresi ha raccontato, ancora una volta, l’accaduto. Ha detto di essersi alzato alle 5.30 del mattino, di essersi vestito e di essere sceso nell’appartamento al piano terra dove dormiva la cognata, accanto all’anziana madre. Avrebbe ucciso la donna con una coltellata alla gola, ma senza un perché. Ha anche detto di voler bene alla cognata, che considerava come una sorella. L’uomo ha raccontato di sentirsi depresso, di avere avuto, nelle ultime settimane, la sensazione che qualcuno lo pedinava. Ha anche sostenuto di aver visto nei pressi dell’abitazione delle auto di grossa cilindrata a lui sconosciute all’interno delle quali si trovavano, probabilmente, coloro che lo pedinavano e ha riferito di avere timori per la sua situazione economica.

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