Tredicenne si accascia a scuola

In rianimazione studente del Palermitano. Primo soccorso dai prof

SANTA FLAVIA (PALERMO) – Un alunno di 13 anni un istituto comprensivo di Santa Flavia questa mattina si è accasciato mentre si trovava in bagno. E’ intervenuto personale del 118 che lo ha trasferito all’ospedale dei Bambini, dove è stato ricoverato nel reparto di rianimazione. Accertamenti di rito sono stati avviati dai carabinieri della compagnia di Bagheria che stanno cercando di comprendere cosa sia successo al ragazzo sentendo gli insegnanti a scuola e quanti gli sono stati vicini.

I primi a soccorrere l’alunno sono stati gli insegnanti che diretti dai medici della sala operativa del 118 hanno praticato il massaggio cardiaco. Per fortuna del ragazzo vicino alla scuola stava passando un’ambulanza del 118 in servizio a Misilmeri che aveva terminato un soccorso in quella zona. A bordo c’era la dottoressa Anna Calcaterra che ha intubato il ragazzo e ha iniziato tutte le operazioni per fare ripartire il cuore. Dopo diverse manovre anche con l’uso del defibrillatore il cuore ha ripreso a battere. Poi la corsa verso Palermo e verso l’ospedale dei Bambini dove il ragazzo è stato preso in cura dai medici della Rianimazione che stanno eseguendo tutti i controlli. La prognosi per lo studente è riservata. I medici stanno cercando di comprendere cosa sia successo. 

“Ho trovato il personale della scuola che, in collegamento telefonico con i miei colleghi della sala operativa – racconta la dottoressa Calcaterra – stava praticando il massaggio cardiaco. Appena arrivata ho iniziato le manovre. Lo studente è stato intubato per consentire all’ossigeno di arrivare al cervello e mi sono accertata che le vie respiratorie fossero libere. Attraverso il massaggio cardiaco e le manovre rianimatorie il cuore ha ripreso a battere. Una volta stabilizzato lo abbiamo portato sull’ambulanza e di corsa all’ospedale dei Bambini. Il ragazzo a poco a poco ha ripreso il colorito roseo. Lo zio che è salito con noi in ambulanza ha raccontato che il nipote non soffre di alcun disturbo né alcuna malattia”. 

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