Monte Catira, aggiudicati i lavori

Catania. Schifani: "Dopo lunga attesa gli interventi per mitigare il rischio"

Prenderanno il via a breve a San Gregorio di Catania i lavori di mitigazione del rischio nella collina Monte Catira e della messa in sicurezza della strada omonima. La Struttura per il contrasto del dissesto idrogeologico ha infatti aggiudicato la gara per l’esecuzione dell’intervento “che consente di risolvere in modo definitivo e dopo un’attesa ventennale – spiega la Regione – una vicenda che ha causato disservizi e disagi all’utenza dell’hinterland catanese. Le opere sono state affidate all’impresa Giada Costruzioni srl di Ventimiglia di Sicilia, che ha offerto un ribasso del 31 per cento, per un importo complessivo di 900 mila euro”.

“Diamo finalmente risposta – dice il governatore Renato Schifani – a un’annosa esigenza della viabilità etnea. Avere un sistema viario al passo con i tempi, che coniughi sicurezza ed efficienza, è una richiesta proveniente sempre più spesso da cittadini e imprese che vivono ogni giorno le difficoltà connesse a infrastrutture spesso inadeguate e che mettono a repentaglio l’incolumità pubblica”.

L’intervento consentirà un ampliamento del nodo viario di via Catira, “restituendo piena fruibilità al versante compreso tra viale Europa e la bretella dello svincolo ‘Paesi etnei’ della tangenziale ovest di Catania. Un versante caratterizzato dalla presenza di numerose scarpate di fronte lavico, a poca distanza dall’abitato del Comune di San Gregorio. Da un punto di vista tecnico, le misure adottate renderanno più agevole il collegamento tra il centro abitato di San Gregorio, la tangenziale e gli altri comuni limitrofi. Gli interventi consistono nella ridefinizione della sezione stradale e nell’allargamento della carreggiata. È prevista la collocazione della segnaletica orizzontale e verticale per una buona leggibilità del tracciato in tutte le condizioni climatiche e di visibilità e la realizzazione di due rotatorie per una migliore transitabilità. Si procederà, infine, con l’eliminazione della barriera che oggi separa la rampa dello svincolo, ma anche con la regimentazione delle acque della collina Monte Catira, oltre alla costruzione di muri di sostegno in cemento armato”, conclude la Regione.

scroll to top