Uccisa dal cognato mentre accudiva la madre

Delitto nel Ragusano, il 65enne confessa: "Ero depresso" 

GIARRATANA (RAGUSA) – Accoltellata a morte nella casa dell’anziana madre che accudiva di notte. Giarratana è sotto choc per la tragica fine di Rosalba Dell’Albani, 52enne moglie di un brigadiere dei carabinieri in servizio a Ragusa. La donna, colpita con uno o più fendenti al collo, è stata trovata in una pozza di sangue in un’abitazione di via Andrea Costa. A ucciderla sarebbe stato il cognato, Mariano Barresi, 66enne marito di una sorella di Rosalba, che ha ammesso il delitto. Ha detto, tra l’altro, di “sentirsi depresso negli ultimi tempi dopo essere andato in pensione quasi due anni fa”.

L’omicidio sarebbe avvenuto nella notte o alle prime luci del giorno, quando la donna era in compagnia dell’anziana madre che probabilmente, in quel momento, stava dormendo. Nella palazzina a due piani abitano due sorelle della 52enne e dalla madre, che viveva al piano terra. Il cognato stava al secondo piano. Le tre case erano tenute con le porte interne aperte. Secondo una prima ricostruzione, Barresi, carattere chiuso, sarebbe uscito dalla sua abitazione armato di coltello. Sarebbe sceso al piano terra e avrebbe ucciso la cognata. Ad avvisare i carabinieri sarebbe stata una familiare. Il movente pare sia da collegare alla sfera personale e caratteriale del 65enne. Un gesto dettato forse dalla depressione di cui lui stesso ha parlato.

Anche perché non c’erano contrasti familiari, né recenti né pregressi, come emerso dalle indagini e dai racconti dei parenti. “Era una persona perbene, tranquilla. Una cattolica devota, pregava sempre per la madre che era costretta a letto per una malattia, aveva dedicato la sua vita a lei. Ed è stata uccisa accanto a lei. A volte pensava di trascurare la famiglia per lei”, dice un’amica di Rosalba. La 52enne lascia tre figli: uno è carabiniere in Calabria, un altro militare a Trapani e un terzo studia ancora all’alberghiero. 

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