Droga, armi e falsi green pass: 17 indagati

Catania. Tossicodipendenti si vaccinavano per procurare false attestazioni NOMI - VIDEO

CATANIA – Avrebbero pagato circa 300 euro ciascuno per ottenere un vero green pass senza sottoporsi ad un vaccino anti Covid i no vax procacciati dall’organizzazione sgominata dai carabinieri di Catania. L’indagine ha anche interrotto un’attività di fabbricazione e compravendita di armi clandestine con una operazione denominata “9×21”. Nove le persone finite in carcere e quattro agli arresti domiciliari. In manette sono finiti: Salvatore Natale Mirabella, 33 anni, ritenuto a capo dell’organizzazione; Salvatore Assennato, 31 anni; Alessandro Nicosia, di 44; Alberto Longo, di 54; Vito Russo, di 40; Antonio Carmelo La Rosa, di 40; Alfio Vittorio Murabito, di 31; Emilio Rosa Murabito, di 59; Davide Todaro, 28 anni. Otto gli indagati. I no vax sono stati tutti denunciati.

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Gli indagati, anche attraverso la falsificazione dei documenti di identità, avrebbero indotto in errore gli operatori sanitari che, invece dei reali richiedenti ‘green pass’, facevano sottoporre al vaccino alcune ‘cavie’, in particolare tossicodipendenti, che si offrivano in cambio di sostanza stupefacente o pochi euro. In un caso, un tossicodipendente si sarebbe vaccinato tre volte in un mese per ottenere altrettante false attestazioni. Gli arrestati sono accusati di rapina, porto e detenzione di armi clandestine e comuni da sparo nonché di armi bianche ed ancora dei reati di fabbricazione e cessione di armi clandestine, di sequestro di persona e di falso. Le indagini sono state condotte dal gennaio al maggio 2022. Sono cominciate dopo una rapina il 17 gennaio 2022 ai danni del centro scommesse ‘Domus-Bet’ di San Giovanni La Punta, dove tre degli indagati sotto la minaccia di un’arma bianca si sarebbero impossessati della somma di 5.000 euro e di un numero imprecisato di ‘gratta e vinci’. I malviventi non avrebbero esitato a minacciare e trascinare all’interno del centro scommesse un passante per evitare che questi avvisasse le forze di polizia. Durante le indagini sono anche emersi indizi riguardante uno degli indagati in ordine ad altre due rapine. I carabinieri hanno anche scoperto un fiorente traffico d’armi giocattolo che sarebbero state modificate da uno degli arrestati.

 

 

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