Schiavizzata e violentata: agricoltore a giudizio

Palermo: costretta dal marito a lavorare anche se incinta

PALERMO – Un agricoltore di 58 anni di San Giuseppe Jato è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale, lesioni, percosse e maltrattamenti nei confronti della moglie. Tutto sarebbe avvenuto davanti ai figli. Nel corso dell’udienza davanti al giudice la donna ha ripercorso gli anni difficili del matrimonio. Nelle denunce la moglie ha raccontato le continue liti per banali motivi, come l’acquisto di una culla per i figli.

L’uomo avrebbe preso più volte a calci e pugni la donna tirandole oggetti. L’agricoltore la costringeva ad andare a lavorare nei terreni agricoli di San Cipirello nonostante fosse incinta e non si sentisse bene. Secondo il racconto della donna il marito più volte l’ha afferrata per i capelli e fatta cadere a terra. Le prime denunce ai carabinieri accompagnate da referti medici sono iniziate nel 2019 e altre sono state presentate nel 2021. A marzo inizierà il processo.

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