Qualità della vita, Sicilia in fondo

Indagine del Sole 24 Ore: la prima provincia (Ragusa) è solo all'85° posto

Prima Bologna, seguita da Bolzano e Firenze: questo il podio delle province con la migliore qualità della vita nel 2022 secondo l’indagine annuale del Sole 24 Ore. E’ la quinta volta in 33 anni che la provincia emiliana arriva prima nella qualità della vita dei suoi abitanti, migliorando di 5 posizioni rispetto all’anno scorso. L’edizione di quest’anno comprensibilmente dà anche ampio spazio alle ricadute sul territorio dei grandi shock avvenuti nel corso dell’anno: guerra in Ucraina, caro-energia e inflazione. In calo le città metropolitane, con Milano all’ottavo posto, Roma al trentunesimo e Torino al quarantesimo. 

Analizzando alcuni risultati a livello regionale, l’Emilia-Romagna mostra un buon posizionamento: accanto al primato di Bologna la classifica vede Parma al 9° posto e Reggio Emilia al 13°. Le province del Trentino Alto Adige restano salde nella top ten, con Bolzano al secondo e Trento al quinto posto. In Toscana sono tre le province presenti in cima alla classifica: oltre a Firenze, le new entry Siena, che arriva al 4° posto (+11 posizioni), e Pisa (+12 posizioni) al decimo posto. Tra le città metropolitane, Milano – che nel 2021 era in seconda posizione – resta nella top ten ma scende all’ottavo posto, mentre Roma scivola al 31° (-18 posizioni); Cagliari sale di due posizioni (18° posto), Genova è al 27° posto (perde solo una posizione), Torino al 40° (-12 posizioni). Sul fondo Napoli (98° posto, in discesa di otto posizioni) e Palermo (88° posto, +7 posizioni).

Per sei province su nove la qualità della vita è migliorata nell’ultimo anno, ma nel complesso la Sicilia rimane comunque in fondo alla classifica. Si va dall’85° posto di Ragusa, la prima tra le siciliane, alla 105esima posizione di Caltanissetta, la peggiore performance e terz’ultima in Italia. Trapani è la provincia più “virtuosa”, migliorando di 12 posizioni: è 93esima. Cresce di 11 invece Catania (91). Messina e Siracusa, entrambe a +8, salgono in classifica: 89 e 90. Palermo cresce di sette punti, piazzandosi all’88° posto, Ragusa di appena 2 (85esima). Peggiorano le altre. Enna perde 8 posizioni e si attesta al 100° posto in classifica, meno 2 per Agrigento (86) e Caltanissetta (105).

Ecco come si sono posizionate tutte le province siciliane: Ragusa 85° posto (+2 posizioni), Agrigento 86° (-2), Palermo 88° (+7), Messina 89° (+8), Siracusa 90° (+8), Catania 91° (+11), Trapani 93° (+12), Enna 100° (-8), Caltanissetta 105° (-2).

Per quanto riguarda i sei ambiti in cui sono suddivisi i 90 indicatori, il podio vede in cima per ‘Ricchezza e Consumi’ Belluno, Bologna e Bolzano; per ‘Affari e Lavoro’ Milano, Trieste e Roma; per ‘Demografia, Salute e Società’ Bologna, Modena e Roma; per ‘Ambiente e Servizi’ Pisa, Siena e Aosta; per ‘Giustizia e Sicurezza’ Oristano, Pordenone e Sondrio; per ‘Cultura e Tempo libero’ Firenze, Trieste e Gorizia. I 90 indicatori statistici alla base dell’indagine, di cui 40 aggiornati al 2022, presentano una serie di novità: due indicatori sull’inflazione; un pacchetto di indicatori su energia da fonti rinnovabili/riqualificazioni energetiche/consumi energetici; l’indice della partecipazione elettorale alle ultime elezioni politiche di settembre 2022; nove indici sintetici inclusi nell’indagine che aggregano più parametri (qualità della vita di giovani, bambini e anziani, qualità della vita delle donne, ecosistema urbano, indice della criminalità, indice di sportività, indice del clima, icityRank sulle città digitali).

Si confermano poi alcuni indicatori storici dell’indagine: valore aggiunto pro capite; prezzi delle case e incidenza dei canoni di locazione sul reddito medio dichiarato; imprenditoria giovanile; giovani Neet; ore di Cig ordinaria; infortuni sul lavoro; indice della qualità dell’aria; tasso di motorizzazione; indice di litigiosità nei tribunali; mortalità da incidenti stradali; numero di bar, ristoranti, librerie e palestre; agriturismi; indice di lettura; verde urbano; banda larga ultraveloce; amministratori comunali under 40.

La classifica comprende anche la nuova edizione dell’Indice della qualità della vita delle donne, che sintetizza 12 parametri. Secondo la graduatoria a offrire maggior benessere alle donne è la provincia di Monza e Brianza, seguita da Treviso (vincitrice della prima edizione, nel 2021) e Cagliari. A dare slancio alla provincia lombarda sono, in particolare, i dati relativi all’inserimento delle donne nel mondo del lavoro: Monza e Brianza registra il gap occupazione di genere più basso in Italia (pari al 7,1% contro una media nazionale del 19,4%), uno dei tassi di occupazione femminile più alti del Paese (69%) e il record di giornate retribuite a dipendenti donne (il 75,3% del massimo teorico). Inoltre, è terza dietro a Cagliari e Trento per speranza di vita delle donne con 86,1 anni (circa quattro anni in più rispetto a Siracusa, ultima in questo indicatore).

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