Morte cardiologo a Favara, l’omicida rimane in carcere

Il Tribunale del Riesame rigetta l'istanza dei domiciliari

FAVARA (AGRIGENTO) – I giudici del Tribunale del Riesame hanno rigettato l’istanza di concessione degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico ad Adriano Vetro, il bidello di 47 anni reo confesso dell’omicidio del cardiologo Gaetano Alaimo di 62 anni, assassinato nel poliambulatorio di Favara lo scorso 19 novembre. Il legale di fiducia, Santo Lucia, aveva motivato l’istanza “alla luce della confessione e dell’atteggiamento di piena collaborazione, le esigenze cautelari possono essere salvaguardate”. I giudici del Riesame hanno confermato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip di Agrigento, Micaela Raimondo, su richiesta del procuratore reggente Salvatore Vella e del sostituto Elenia Manno. Il cardiologo, a dire del bidello reo confesso dell’omicidio, venne ucciso con un colpo di pistola per i ritardi nel rilascio di certificati medici che erano indispensabili al rinnovo della patente di guida del quarantasettenne.

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