E’ un Catania col b…otto

di Marco Carli. Ottavo successo di fila, i rossazzurri sbancano anche il campo di Paternò: in rete Sarao, Lodi su rigore, Jefferson e Russotto

Il derby è una festa di pubblico, con l’Etna che campeggia alle spalle dello stadio Falcone e Borsellino. Il Paternò ospita al meglio l’evento. Il Catania raccoglie invece i tre punti con due gol per tempo e lancia un altro segnale al campionato. Sono otto i successi di fila per i ragazzi di Ferraro che trovano contro una squadra che decide di giocarsela come da costume di Pagana. I padroni di casa sono in maglia bianca, mentre il Catania sfoggia la terza in versione lavica e rinuncia all’ultimo momento a De Luca per un risentimento alla schiena, oltre che a Bethers. Groaz va in porta e Forchignone, Sarao e Sarno completano il tridente offensivo (foto Catania Ssd).

Il Paternò si mette a specchio e riesce a tenere il Catania sullo 0-0 per circa mezz’ora. Lodi e compagni però giocano con disinvoltura sugli esterni ed è di nuovo a destra che scocca la scintilla: Rapisarda galoppa come sempre, si intende alla meraviglia con Sarno e serve Sarao che è bravissimo a trovare lo spunto per lo 0-1. Esulta il pubblico di fede catanese. Trascorrono pochi minuti ed è ancora Rapisarda a dare il meglio. L’esterno è un fattore ormai importantissimo nello scacchiere di Ferraro e si procura il rigore. Sul dischetto va Lodi che gioca una partita di qualità ma anche di sacrificio e mette in rete lo 0-2.

Il Catania va in scioltezza e sfiora ancora la marcatura sia prima dell’intervallo che a inizio ripresa, poi il ritmo si abbassa un po’ e arriva la girandola di cambi sempre vincenti per il tecnico campano. Entrano Jefferson e Andrea Russotto. Il primo illumina per Sarno che a sua volta cerca Forchignone che spreca. Poi Jefferson si mette in proprio, sfrutta l’assist di Russotto e manda nell’angolino opposto per lo 0-3. Infine è il fantasista con la maglia numero 7 a dare il suo contributo per il poker. Sfrutta l’assist di Rizzo, supera il difensore con una finta e scavalca il portiere di sinistro. Poi va a esultare e dimostra ancora una volta che il Catania è qualche spanna sopra gli avversari per qualità degli interpreti. Il campionato è ancora lungo ma l’impatto sullo stesso della squadra di Ferraro è evidente da tempo. Il 4-0 di Paternò serve a confermare la tesi.

PATERNO’-CATANIA 0-4
Paternò (4-5-1): Cappa; Asero (39’ st Zappalà), Popolo Ginesi (44’ st Amorello), Manes, Guarnera, Bamba (9’ st Pappalardo), Timmoneri (25’ st Aquino), Moran Blanco, Saverino, Cervillera (32’ st Musso), Fernandez. A disposizione: Di Domenic, Paschetta, Consiglio, Chechic. Allenatore: Pagana.
Catania (4-3-3): Groaz, Rapisarda (44’ st Boccia), Somma, Lorenzini, Castellini, Rizzo, Lodi (39’ st Giovinco), Vitale, Sarno (32’ st An. Russotto), Sarao (19’ st Jefferson), Forchignone (37’ st Buffa). A disposizione: Bollati, Ferrara, Lubishtani, Bani. Allenatore: Ferraro.
Arbitro: Filippo Colaninno (Nola).
Reti: pt 29’ Sarao, 37’ Lodi su rigore; st 42’ Jefferson, 43’ An. Russotto.
Note: ammoniti Saverino, Manes, Bamba, Cervillera (P); Sarno, Lodi (C). Angoli: 2-3. Recupero pt 1’; st 3’.

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