Cani morti nella villa degli orrori, indagini a Catania

Strage in Lombardia, gli animalisti cercano la verità: "Forse riti satanici"

CATANIA – Portano a Catania le tracce di chi ha spedito in una villetta di Mortara, in provincia di Pavia, i 51 cani trovati nei giorni scorsi dai soccorritori intervenuti per il malore dell’anziana proprietaria. E’ quanto sostiene l’Aidaa, l’associazione animalista che sta indagando sugli scempi scoperti nella casa. “Ventisette bestie erano morte. Erano state tenute in pessime condizioni igienico-sanitarie e una volta perite sono state stipate in sacchi di plastica. Una situazione da film dell’orrore. Alcuni cani sono stati affidati al compagno della donna, accompagnata in ospedale per le cure del caso. Per molti la vicenda potrebbe essere finita qui, ma non per l’Associazione italiana difesa animali e ambiente, che punta il dito su chi ha mandato a questa signora i cani”.

“Stiamo lavorando – proseguono animalisti – per stanare queste persone e capire se questi cani venivano mandati a Mortara senza i dovuti controlli e i preaffidi solo per ignoranza oppure se ci sono altri motivi per spiegare questa situazione, mentre riprende quota la pista dell’uso di quei cani per strani riti di iniziazione, non è chiaro se di marca satanista, esoterica o altro. Per questo nei prossimi giorni andremo a fondo alla vicenda sia sul versante lombardo che su quello siciliano”.

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